Re: chi-squared test per la verifica della randomicità

From: ADPUF <flyhunter_at_mosq.it.invalid>
Date: Wed, 14 Feb 2018 21:05:04 +0100

alvinlovi80_at_gmail.com 11:49, domenica 11 febbraio 2018:
>
>> sapevo chi-quadro ma va bene
>
> Se non sbaglio si può dire in entrambi i modi


Penso di sì.

Dipende dalle fonti dove uno si fa un'idea dell'argomento, o
dove viene istruito al riguardo.

  
>> sapevo numeri casuali
>
> Poiché l'hai sottolineato due volte...qual è la differenza
> tra numeri randomici e casuali (se c'è)?


Io sono di una generazione che ancora traduceva in italiano le
parole straniere.

Adesso pare che si voglia rinunciare a fare scienza e tecnica
in italiano... contenti loro...


>> Beh, un sospetto viene sia quando uno centra troppi bersagli
>> sia quando ne centra troppo pochi...
>
>
> OK, questo è il punto che mi lascia abbastanza perplesso (ed
> il motivo della domanda iniziale). Se un comportamento
> "ideale" è rappresentato da una gaussiana => perché devo
> considerare il risultato del chi-squared test "sospetto" se
> la distribuzione ottenuta è confrontabile alla gaussiana
> ideale?


Potrebbe venire una distribuzione di dati che "assomiglia" a
una gaussiana, o che ha troppi o troppo pochi valori estremi,
non so.


-- 
E-S °¿°
Ho plonkato tutti quelli che postano da Google Groups!
Qui è Usenet, non è il Web!
Received on Wed Feb 14 2018 - 21:05:04 CET

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