Re: Espansione libera di un gas nel vuoto (senza contenitore)

From: Tommaso Russo, Trieste <trusso_at_tin.it>
Date: Thu, 04 Oct 2012 12:53:01 +0200

Il 03/10/2012 22:23, Giorgio Pastore ha scritto:
> On 10/3/12 3:25 PM, Aleph wrote:

>> Mi pare infatti che tu attribuisca all'entropia un valore ontologico che
>> personalmente (seguendo i passi di poincaré) io non riesco proprio ad
>> attribuirgli (non so cosa pensino gli altri in proposito).
>> Per me l'entropia è semplicemente una grandezza fisica che sotto
>> determinate condizioni è ben definita e quantificabile, ma non la vedo
>> come un attributo concreto della realtà, ma semplicemente come un
>> concetto
>> utile e fecondo, nato e sviluppatosi all'interno dei modelli conoscitivi
>> predisposti dagli esseri umani per inquadrare una certa classe di
>> fenomeni.
>
> Concordo in pieno.


Questo mi conforta molto.

Le riflessioni che sto facendo in tema di esergia/exergia (presto
riprendero' quel thread, rimasto per un po' in sonno) mi portano a
propendere verso l'idea, appunto, che l'entropia non sia una proprieta'
di un sistema, ma sia piuttosto una grandezza che ci dice cosa *noi
umani* siamo in grado *di ricavarne* agendo opportunamente, e che il suo
valore *dipenda* dal tipo di azioni che ci sono, o che *stimiamo* ci
siano, permesse.

Mi preoccupava che Elio Fabri, su fisf, nel suo intervento dd 03/08/2012
20:36 nel thread "Sull'entropia", stigmatizzasse questa posizione come
"soggettivista". Ma in effetti, per essere coerenti, bisognerebbe dire
proprio che l'entropia di un sistema *e'* una grandezza soggettiva (o
almeno "antropocentrica"), e che *proprio per questo* non andrebbe
considerata una grandezza *fisica* (casomai, "ingegneristica" :-).


--
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni
Received on Thu Oct 04 2012 - 12:53:01 CEST

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