Nel marzo dello scorso anno ho pubblicato in questo NG un post dal
titolo “Lo spazio è un sistema di riferimento privilegiato?”, nel quale
ho presentato un articolo che dimostra l'esistenza di un Sistema di
Riferimento Privilegiato.
In breve nell’articolo ho dimostrato che se la frequenza ondulatoria dei
fotoni della radiazione di fondo non è isotropa, non può essere isotropa
neanche la loro velocità.
Per cui, dato che l'anisotropia di dipolo della radiazione di fondo,
dimostra che la loro frequenza ondulatoria non è isotropa, significa che
neanche la loro velocità può essere isotropa.
E poiché ciò che vale per i fotoni della radiazione di fondo,
naturalmente vale anche per tutti gli altri fotoni, quelli della luce
compresi, significa che la velocità della luce sulla Terra, non può
essere isotropa.
Per cui la velocità della luce è isotropa solo nel Sistema di
Riferimento della radiazione difondo, che in pratica consiste nel luogo
dove la Terra sta transitando in un determinato momento, luogo che,
quindi, può essere considerato come il Sistema di Riferimento
Privilegiato per la Terra, in detto momento.
L’indirizzo della pagina web che contiene articolo è:
http://www.trecimedilavaredo.eu/Localita-di-riferimento-privilegiato.htm
L’articolo è stato pubblicato anche su VIXRA, naturalmente in inglese,
alla seguente pagina web:
http://vixra.org/pdf/1703.0287v1.pdf
Successivamente, basandomi su detto articolo, ho sviluppato un altro
articolo su un nuovo modello di Universo, che sto segnalando ai fisici
che potrebbero esserne interessati e, quindi, forse anche ad alcuni di
quelli che frequentano questo NG.
Il suo titolo è:
Un’altra strada verso la verità sul funzionamento dell’Universo?
Ecco in breve cosa contiene.
L’Universo è composto esclusivamente da un’infinità di quanti di spazio
che tendono ad espandersi, causando anche la propria espansione.
La materia si manifesta su insiemi di quanti di spazio, che vengono
compressi, consentendo ai quanti vicini e poi via via a quelli più
lontani, di espandersi di più.
La gravità è dovuta alla tendenza di ogni oggetto di muoversi verso i
quanti di spazio meno compressi e, quindi, verso altri oggetti.
La velocità della luce dipende dalla compressione dei quanti di spazio
dei luoghi nei quali essa transita, nel senso che maggiore è la loro
compressione, maggiore è la sua velocità. Ma poiché anche gli orologi si
muovono più o meno velocemente in funzione di detta compressione, la
velocità della luce risulta sempre la stessa in qualunque luogo essa sia
misurata. Pertanto, nel passato, quando la compressione dei quanti di
spazio era maggiore, anche la velocità della luce era maggiore.
Il redshift cosmologico è dovuto alla velocità del luogo dove si sta
muovendo l’oggetto celeste che riceve il fotone, rispetto al luogo dove
si stava muovendo l’oggetto celeste che l’ha emesso, in un Universo la
cui espansione sta decelerando.
A sostegno di queste ipotesi ho presentato due tabelle che simulano il
viaggio dei fotoni di una galassia ad alto redshift e quello dei fotoni
della radiazione di fondo.
In dette simulazioni ho usato i redshift per calcolare le distanze e la
luminosità apparente (per la quale ho sviluppato una nuova formula
compatibile con le supernove di tipo 1A) per calcolare l’espansione
dello spazio avvenuta durante il viaggio dei fotoni della galassia.
Per sostenere questo modello di Universo, rispetto a quello sostenuto
attualmente dalla Comunità Scientifica, ho dimostrato che l’affermazione
che l’Universo sarebbe in espansione accelerata perché la luminosità
apparente degli oggetti celesti ad alto redshift è minore di quella
attesa, contiene una contraddizione in termini.
Inoltre poiché non sono riuscito a sviluppare una simulazione adeguata,
sembrerebbe che col modello di Universo sostenuto dalla Comunità
Scientifica, non sia possibile far arrivare i fotoni della radiazione di
fondo sulla Terra.
L’indirizzo della pagina web che contiene articolo è:
http://www.trecimedilavaredo.eu/Altra-strada-verso-verita-funzionamento-Universo-bis.htm
C’è anche un articolo su VIXRA, ma non ancora aggiornato con l’ultima
versione, per cui non riporto l’indirizzo web.
Dino Bruniera
Received on Sat Feb 17 2018 - 11:31:04 CET