"Multivac85" <multivac85_at_gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:007e269e-f729-4bce-82b5-a2d3659e3b48_at_ib4g2000vbb.googlegroups.com...
> On 6 Ott, 16:00, "Fatal_Error" <nos..._at_nospam.it> wrote:
>> Che ci fossero tracce di un "metodo" (non condiviso o almeno non
>> completamente da quanti citi) non ci piove, ma quel "metodo" non era
>> certo
>> il moderno "metodo scientifico", in estrema sintesi: Occam + Galileo +
>> Bridgman + Popper! Quindi non si puo' parlare di "conoscenze
>> scientifiche",
>> altrimenti dovremmo includere nelle "scoperte scientifiche" anche il
>> fuoco,
>> l'arco e la mazza ferrata...
>>
>
> Ehm... dato che Bridgman e Popper sono venuti dopo sia Newton che
> Einstein allora dovremmo dire che le teorie di Newton e Einstein sono
> meno "scientifiche" di quelle attuali, dato che dovremmo dire che
> usavano un metodo "meno" scientifico?
Ti ho citato apposta quattro "filosofi", dovresti essere contento...
Ovviamente si tratta di bravissimi filosofi che non hanno "scoperto" nulla,
ma hanno "descritto", analizzato e in parte "formalizzato" parti di un
metodo gia' comune fra gli scienziati, proprio quello che un bravo
"filosofo" dovrebbe fare! Certo Einstein sapeva benissimo che le sue teorie
dovevano essere falsificabili e che gli strumenti dovevano essere descritti
in modo operativo, l'empirismo e' da sempre alla base del metodo
scientifico! Sai paradossalmente quale e' lo "scoglio" su cui i fisici
ancora oggi si incagliano e su cui IMHO un *bravo* fisico/filosofo
potrebbe/dovrebbe lavorare? Proprio l'antico (XIV secolo) ed ubiquitario
nelle Scienze (ed di fatto anche nella filosofia) Rasoio di Occam!
>> Io comunque ti consiglio di> leggere il seguente brano di Heisenberg:
>> >https://groups.google.com/group/it.scienza.fisica/browse_thread/threa...
>>
>> Non vedo cosa c'entri con il presunto "paradosso"....
> Era per sottolineare la presenza ancora nel dibattito attuale di idee
> gi� presenti nei presocratici...
Quindi era non inerente al discorso "Paradossi di Zenone" o meglio "errori
di Zenone", restiamo in tema.
> Infatti il vero senso dei paradossi di Zenone non sta nel chiedersi
> sulla domanda meramente matematica su somme di serie infinite
> convergenti
Figuriamoci, Zenone aveva preso una cantonata colossale (diremmo oggi),
affermando quale "paradosso" un suo mero errore puramente matematico.
> il centro del problema � fisico ed � ancora non
> completamente risolto e implica problematiche sulla continuit� dello
> spazio nonch� sulla densit� di spazio, tempo e movimento, problemi
> che, come si legge in quel saggio, oltre a toccare la filosofia
> tengono ancora occupati i fisici.
Sono tutt'altro genere di "problemi" e non c'entrano proprio *nulla* con
quel presunto "paradosso" (o meglio banale errore), equiparare le due cose
equivale a prendere i quattro elementi di Aristotele (Terra, Aria, Acqua,
Fuoco) e sostenere che questa "problematica" non e' ancora risolta e tocca i
fisici che studiano le quattro interazioni fondamentali (gravitazionale,
debole, elettromagnetica, forte).
Received on Sun Oct 07 2012 - 12:46:04 CEST