Re: La MQ

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Mon, 05 Mar 2018 17:32:51 +0100

Wakinian Tanka ha scritto:
> Secondo voi è giusta questa frase:
>
> <<In quantum mechanics the kind of certainty about the future
> characteristic of classical mechanics is impossible because the
> initial state of a particle cannot be established with sufficient
> accuracy>> ?
Scommetto che la mia risposta già la sai :-)

No, non è giusta.
In sostanza, per la ragione che scrivi dopo:
> Una volta che un sistema quantistico viene preparato in modo
> appropriato, il suo stato (puro) è perfettamente stabilito, e di
> conseguenza anche gli stati successivi, per mezzo dell'equazione di
> Schroedinger, se conosciamo l'hamiltoniana del sistema.
Naturalmente sotto c'è la diversa interpretazione di che cosa si deb=ba
intendere come "stato".
Secondo una visione assai diffusa, solo lo stato della m.classica è
davvero uno stato, in cui è esattamente determinato tutto ciò che si
può definire sul sistema. Tutte le grandezze hanno valori precisi,
ecc.

Dal momento che in m.q. questo non accade, il fatto viene vissuto come
una "diminuzione", una perdita.
Quindi si va n cerca di spiegazione, e la si trova nel disturbo
provocato dall'operazione di misura, o nella carenza d'informazione da
parte dell'operatore, ecc. ecc.

Come appunto sai, il mio punto di vista è molto diverso.
Lo stato quantistico è cosa irriducibilmente diversa da quello classico.
E non è neppure vero che tutto sia indeterminato...
Non so perché, chi la vede così si dimentica che se questa fosse la
realtà, il mondo sarebbe indescrivibile: non esisterebbero atomi,
molecole, composti e reazioni chimiche, cristalli ... non la farei
mai finita a elencare tutto ciò che non potrebbe essere come è.

Quell'autore si rivela in modo chiarissimo quando scrive
"the initial state of a particle cannot be established with sufficient
accuracy".
Questa è una sciocchezza.
Lui pretende che non possa esserci altro concetto di stato che quello
classico (non avrai altro Dio fuori che me :-) ) e siccome il mondo
quantistico non gli dà retta, lui lo declassa a un mondo impreciso,
indeterminato, imprevedibile...
Il che è *falso*!

Ancora:
"As we saw in Sec. 3.7, the more we know about the position of a
particle now, the less we know about its momentum and hence about its
position later."
Questa è l'interpretazione soggettivista.
Ma il mondo se ne frega di ciò che lui sa: anche nel suo corpo, enzimi
agiscono, DNA si duplica, impulsi elettrochimici viaggiano lungo le
fibre nervose ... senza chiedergli il permesso.
In fin dei conti, i casi in cui entra in ballo l'indeterminismo, ossia
le famigerate "osservazioni", nel mondo reale sono più rari delle
mosche bianche.
Ma milioni di ragazzini in tutto il mondo vengono indottrinati così :-(
E una volta cresciuti, ripetono la stessa filastrocca :-((

"The quantities whose relationships quantum mechanics explores are
probabilities."
Altra palese falsità.
La m.q. non è costruita sulle probabilità, ma sulle /ampiezze/ (f.
d'onda, elementi di matrice...).
Se così non fosse, niente interferenze, niente stati stazionari,
niente stati intreciati.

Mi fermo qui, perché più scrivo e più m'incazzo :-)
                                

-- 
Elio Fabri
Received on Mon Mar 05 2018 - 17:32:51 CET

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