Re: Il genio di Einstein

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Sat, 7 Feb 2009 06:41:05 +0100

"Sergio Pomante" <pmne06k1_at_nettuno.it> ha scritto nel messaggio
news:cvtio4dr57p1ei5d3aj9olbmk1ko8mjlvo_at_4ax.com...
> On Tue, 3 Feb 2009 23:52:24 +0100, "dumbo" <_cmass_at_tin.it> wrote:
>>[...]
>>> Sbagliato... le prime idee della generale sono venute abbastanza
>>> presto...
>>
>>infatti gi� nel 1907, cio� appena due anni dopo la RR,
>>Einstein enunci� il principio di equivalenza, e predisse
>>la deflessione della luce (ma solo qualitativamente) e
>>il redshift gravitazionale. Per� vedi una cosa � " avere le idee ",
>>altra cosa � "scoprire le leggi ". E queste sono racchiuse
>
> Senza idee non hai leggi...

S�, ma le idee non sono ancora leggi.
Non bisogna confondere le fondamenta
con l'edificio intero.
L'idea base della RG � che la geometria
dello spaziotempo � influenzata dalla materia;
poi questa idea, ottima ma vaga (perch� qualitativa),
devi tradurla in legge, cosa non facile: Einstein &
Grossmann ci riuscirono solo dopo una faticaccia
di qualche anno; poi tieni presente che nel 1907
l'idea di spaziotempo non c'era, Minkowski la propose
l'anno dopo e se ricordo bene Einstein all'inizio
non voleva accettarla, gli sembrava una raffinatezza
matematica senza utilit� fisica.

> Se E. fosse stato a conoscenza del calcolo tensoriale di Ricci, della
> geometria di Riemann... ecc...ecc... una volta intuito che la gravita' E'
> la curvatura dello spazio-tempo avrebbe avuto il modo di tradurre in
> "formule" le sue idee fisiche...

dubito che anche con l'armamentario matematico
avrebbe potuto trovare subito le equazioni di campo,
perch� puoi avere molte teorie gravitazionali di tipo
metrico: la RG non � l'unica possibile (e infatti ogni
tanto ne viene proposta qualcuna alternativa,
finora senza successo).

> MA SENZA l'intuizione del 1907... non avresti avuto proprio nulla!

Ovvio (cio�, non tanto ovvio, dato che le equazioni della RG si possono
avere anche senza l' intuizione del 1907, se tratti la gravit�
come un campo analogo al campo elettromagnetico ma con
il potenziale 4-vettoriale sostituito da un potenziale
4-tensoriale simmetrico a due indici accoppiato col tensore
energetico; ma questo lo sappiamo oggi, non so se un secolo fa
era una strada percorribile) ma il principio di equivalenza
non basta per identificare le equazioni di campo giuste.

>>nelle equazioni di campo, ottenute nel novembre 1915,
>>dieci anni dopo la RR (btw: la deflessione della luce
>>non si pu� ottenere dal solo principio di equivalenza, ci
>
> ... e' irrilevante... E. intui' la "sorgente" della gravita'...

lo spaziotempo curvo? s�, ma poi devi avere una metrica
per andare oltre una semplice intuizione qualitativa,
per parlare di **legge** devi avere equazioni
dalle quali trarre risultati quantitativi da poter confrontare
con la realt�. Col principio di equivalenza unito a un semplice
esperimento mentale arrivi facilmente al redshift, ma
come arrivi agli altri effetti ?

>>sono infatti teorie che rispettano il principio di equivalenza
>>eppure prevedono una deflessione della luce nulla: oggi sono
>>abbandonate, ovviamente). Secondo me la RG, come teoria
>>abbastanza chiara e rigorosa, � nata solo nel 1915.
>
> ... solo formalmente...

Cio� non hanno contenuto fisico? ma ripeto che
quasi tutti gli effetti (molto fisici) della RG non
li puoi ricavare senza le equazioni di campo; l'insieme
di queste equazioni � la **"legge** di gravit�, proprio
come l'insieme delle equazioni di Maxwell � la
** legge ** del campo elettromagnetico. Non si pu�
parlare di legge senza una espressione quantitativa,
secondo me.

> ... forse perche' nessun altro fisico aveva accettato i postulati di
>>> Einstein??
>>
>>Credo fosse pi� che altro una questione di sensibilit�
>>epistemologica. Einstein " sentiva " che nella RR c'erano
>>dei difetti epistemologici (non logici, non fisici: ma pi� sottili)
>>gli altri invece pur accettando volentieri le nuove idee sullo
>
> "accettando volentieri"??? chi???

>>spazio e sul tempo non li sentivano.

> No no... non ne volevano sapere proprio nulla!

alcuni erano ostili, � vero, e purtroppo, bisogna riconoscerlo,
i fisici italiani dell'epoca furono i pi� refrattari ad accogliere
la RR; ma in Germania fisici di prim'ordine accettarono le
nuove idee anche perch� erano nell'aria da lungo tempo
(le idee, non i fisici :-) e se apri il famoso libro di Wolfgang
Pauli "Teoria della Relativit�" ( che oggi � datato sul piano
fisico ma che racchiude un sacco di informazioni utili per
chi ama la storia) troverai citata una marea di autori che gi�
a partire dal 1906 si occupavano di RR (e non per demolirla,
ma per svilupparla). Tra questi Planck, che era considerato il
pi� importante fisico tedesco dell'epoca. E guarda che nonostante
il suo entusiastico supporto alla RR , fu proprio lui a dire a Einstein
che poteva essere soddisfatto della RR e che non c'era
motivo per pensare a una generalizzazione (per� adesso
non so darti i riferimenti).

> ... tant'e' che E. rimase a lavorare ancora per diversi anni all'ufficio
> brevetti (dopo il 1095) ed ottenne una cattedra a Praga solo grazie a
> Grossman... era un raccomandato ^__^ altro che nobel o onori
> internazionali!

ma siamo sicuri che Berna e l' ufficio brevetti gli dispiacessero
poi tanto? Comunque ottenne la cattedra abbastanza presto
(nel 1909 se ricordo bene); non so il ruolo avuto dagli amici
ma sicuramente era gi� molto stimato, non solo per la RR ma
anche per i contributi alla nascente teoria dei quanti, insomma
non era affatto un genio incompreso.

Bye
Corrado
Received on Sat Feb 07 2009 - 06:41:05 CET

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