Teti_s ha scritto:
> Il 19 Gen 2009, 21:22, Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto:
CUT
grazie della risposta ...
>>
>> Elettrone e positrone sono legati dalla stessa attrazioen couombiana
>> che si ha tra elettrone e protone. Il decadimento e' dovuto ad
>> annichilazione in due o piu' fotoni (processo elettromagnetico) con
>> vita media dell'ordine di 0.1 ns.
>> (Per scoprire tutto questo bastava cosultare wikipedia...)
>>
>>> Perch� mi sorprende di pi� ? Difficile da spiegare. Intanto perch�
>>> entra mbi gli antipartners dono pesanti, e quindi dovrebbero essere
>>> pi� "lenti", pi� localizzabili.
>
> Si nota che facendo due conti
non ho idea di che genere di conti siano purtroppo
> con la lunghezza di De Broglie ed il
> potenziale elettrostatico la velocit� dello stato fondamentale non dipende
> dalla massa. Infatti come scrive Elio la distanza � 2000 volte pi� piccola,
Come ho risposto anche al post di Elio, non so come esca
fuori questa variabile ... Purtroppo poi citi il teorema del
Viriale che non conosco (e probabilmente non sarei in grado
di capirlo granch�)
> e quindi l'energia elettrostatica � 2000 volte pi� grande, di conseguenza
> per il teorema del Viriale anche l'energia cinetica � pari a 2000 volte pi�
> dell'energia cinetica per gli elettroni, ad ogni modo a quella distanza i
> potenziali di interazione sono pi� complicati
questo l'avevo immaginato, ma pensavo che anche
approssimando si potesse dire qualcosa di sensato almeno
qualitativamente
> e non si possono trascurare
> contributi forti a carattere sia attrattivo che repulsivo.
>
>
>> Eh no, piu' lenti no, perche' la distanxza media e 2000 volte piu'
>> piccola che nel positronio (rapporto massa protone / massa elettrone).
>> Anche il protonio sta insieme per interazione elettrostatica.
>>
>>> Mi aspetterei anche, per qualche ragione, una pi� facile
>>> annichilazione ... E' vero ?
>> Anch'io mi sarei aspettato questo, per due ragioni:
>> 1) l'annichilazione e' per interazione forte, non e.m.
>> 2) come ho gia' detto, la distnza fra le due particelle e' molto
>> minore.
>
> D'accordo, per� i protoni sono particelle composte, i quark che li
> compongono hanno molte pi� possibilit� di interazione rispetto agli
> elettroni, ma le particelle sono anche vincolate da simmetrie energetiche,
> due quark che interagiscono e poniamo il caso volessero produrre fotoni,
> farebbero molto prima e pi� efficacemente a produrre gluoni piuttosto, e
> questi gluoni avrebbero buone probabilit� di ricombinarsi o di interagire
> con i quark rimasti, a catena, gran parte dei prodotti compatibili con le
> simmetrie sono particelle pi� pesanti della coppia protone antiprotone.
registro la risposta ... la lascio all'apprezzamento di Elio
che pu� apprezzarla x tale.
Ciao
soviet
> Eccetto nel caso che i prodotti di decadimento siano mesoni, ma prima che
> tutti e sei i quark si coordinino per dare luogo ad una terna di mesoni,
> poniamo, possono succedere molte altre interazioni.
>
>
>> Invece la solita iwkipedia parla di vita media (calcolata) dell'ordine
>> del microsecondo. Non so se ci siano misure.
>
> Si, sembra ci siano varie misure ed in ottimo accordo con le previsioni che
> tengono conto di tutti questi processi intermedi che uno con molta pazienza
> e molta cultura pu� giungere ad elencare, e con un poco di fantasia
> facilmente immaginare.
>
>>> in un certo senso si (� una minibomba :-)). Per� non penso si possa
>>> definire atomo nel modo classico, mancando di fermioni. Se mai � una
>>> sorta di nucleo neutro.
>> Come "mancando di fermioni"? Protone e antiprotone non sono forse
>> fermioni?
>
> Anche se pure in questo caso come nel caso dei nuclei nei nucleoni uno pu�
> interrogarsi sul significato degli attributi di individualit� per i
> nucleoni. E' vero che il volume nucleare pu� essere stimato e scala
> linearmente, ma da questo ad immaginarsi i nucleoni uno accanto all'altro
> come inerti, ne corre, sebbene con i dovuti accorgimenti, ovvero con la
> corretta stima dei potenziali e degli stati legati-risonanti corrispondenti
> questa schematizzazione funziona.
>
>
> Mi chiesi tempo fa qualcosa su questo processo di interazione protone
> antiprotone ed allora pensavo se per caso non si potesse realizzare
> interferenza come negli esperimenti di Stern Gerlach per fasci di neutroni.
> Tenendo conto delle solite regole di superselezione di cui abbiamo discusso
> anche pi� recentemente, adesso come adesso direi che la fase relativa non
> dovrebbe essere osservabile e sperimentalmente controllabile e che
> l'esperimento di Stern Gerlach riguarda una particella che interferisce con
> s� medesima non due particelle in fase che interagiscono fra loro, ma
> continuo ad avere perplessit�. Per esempio: nell'esperimento di cui parla
> Wikipedia si parla di conversione di una molecola ionizzata in cui un
> idrogeno � sostituito da un antiprotone, ad un protonio. In questo caso le
> fasi relative di protone ed antiprotone magari non saranno misurabili, ma
> non saranno comunque definite?
>
> In altre parole, mi sembra che al complesso neutro le regole di
> superselezione per la carica non si applichino pi�, cio� le varie ampiezze
> di scattering da stati neutri a stati neutri possono in linea di principio
> interferire, vero o falso? In effetti sembra che si tenga conto di qualcosa
> del genere nel calcolo teorico della sezione d'urto a bassa energia,
> allorch� l'interazione di tipo forte interferisce con l'interazione
> coulombiana e la sezione d'urto non scala con la velocit� bens� con il
> quadrato della velocit�, nonostante che i prodotti di reazione siano
> prodotti dall'interazione forte.
>
>
>>> Immagino che l'antiprotone isolato sia indefinitamente
>>> stabile (da solo) quanto il protone, vero ? O no ?
>> Direi di si'.
>>
>> --
>> Elio Fabri
>>
>
> --------------------------------
> Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Thu Jan 22 2009 - 00:34:14 CET