15/03/2018 ore 21:09
Bruno Cocciaro mi ha battuto sul tempo (che sincronizzazione usa? :-), volevo (anche) contestarti la stessa cosa.
Il giorno sabato 10 marzo 2018 23:00:02 UTC+1, Paolo Russo ha scritto:
> [Wakinian Tanka:]
> > a) Che significa "l'orologio di A rallenta rispetto a quello di B"?
>
> Lo intendo come "... nel riferimento solidale con B".
>
> > Lo paragoneresti ad un rallentamento "funzionale" come quello di un
> > orologio elettrico che ha la pila scarica?
>
> Non capisco bene la domanda. In *quel* s.d.r. e` un
> rallentamento reale che ha una causa fisica reale, se e`
> questo che vuoi sapere, ma mi pare di starlo ripetendo gia`
> da alcuni post, quindi forse stai chiedendo altro ma non
> capisco bene cosa.
La domanda è intesa nel senso di quanto segue.
A rimane fisso sulla Terra (che si assume ferma in un rif. inerziale) e chiamo t il tempo che segna, mentre chiamo t' il tempo segnato da B. A t = t' = 0, A e B coincidono e B si sta allontanando da A ad una v = 0,6 c.
Quando B arriva ad una distanza da A (nel rif. di A, come anche in seguito) di 3 anni luce, in prossimità di una certa stella X, inverte (quasi) istantaneamente il suo moto riavvicinandosi ad A, sempre ad una v = 0,6 c.
Come sappiamo, al termine del viaggio, quando B ed A si confronteranno di nuovo, B segnerà 8 anni ed A 10 anni.
Analizziamo quello che succede nel viaggio di andata ed in quello di ritorno.
a) Andata.
Quando B si trova ad 1,5 anni luce da A confronta il suo orologio con quello fisso accanto a lui nel rif. di A: B segna 2 anni, quello accanto fisso segna 1 anno; quando B si trova al punto di inversione, in prossimità della stella X, segnerà 4 anni, mentre l'orologio fisso ne segnerà 2. Quindi nel viaggio di andata B "accelera" rispetto agli orologi nel rif. di A.
Vedi qui:
https://s13.postimg.org/vxjd76wc7/Grafici_effetto_gemelli.jpg
b) Ritorno.
Nel viaggio di ritorno B segnerà 5 anni, 6, 7 ed infine 8 anni ed incontrerà orologi fissi che segneranno invece (non in coincidenza di quelli qui sopra) 3 anni, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 anni.
Qui, a differenza del viaggio di andata, B "rallenta" rispetto agli orologi del rif. di A.
Domanda: dato che B si muove di moto inerziale nel viaggio di andata e sempre di moto inerziale nel viaggio di ritorno, per quale diamine di motivo B dovrebbe "accelerare" nel primo caso e "rallentare" nel secondo? Non è questa un'evidenza sufficiente del fatto che B "non rallenta proprio, in nessun senso" ma che "effettua un diverso percorso nello spazio-tempo"?
Vedi anche la metafora (corretta) che segue.
> > b) Una metafora.
> > Hai un'auto A ed un'auto B che si muovono da un punto P1 ad un altro
> > P2 con la stessa costante velocità in modulo (in inglese si direbbe
> > "with the same, constant speed").
>
> Suppongo tu intenda nel riferimento di P1 e P2.
Si, fai conto che siamo sulla superficie terrestre, considerata rif. inerziale.
> Scusa, ci ho capito poco. Stai misurando velocita`
> (tachimetro) o distanze (km)?
>
Ho corretto: "distanze" (contachilometri).
Lo riscrivo, scambiando anche le lettere A e B per adeguarle al caso dei gemelli che stiamo discutendo.
Il CONTACHILOMETRI di entrambe viene
azzerato in P1, ma quando raggiungono P2 il CONTACHILOMETRI di B segna 50 km, quello di A segna 100 km.
Come distingui tra le seguenti 2 possibilità:
1) A e B effettuano lo stesso identico percorso, ma il CONTACHILOMETRI di B si è mosso più lentamente di quello di A (a metà velocità) in quanto è diverso il meccanismo/il circuito elettronico che trasduce i giri ruota in cifre sul cruscotto, oppure semplicemente perché le ruote di B hanno un diametro doppio di quelle di A e quindi hanno fatto la metà dei giri (a parità di km percorsi dalle 2 auto).
2) l'auto B ha fatto un percorso più corto per andare da P1 a P2 (ha percorso metà dei chilometri percorsi da A)?
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Wakinian Tanka
Received on Thu Mar 15 2018 - 21:09:12 CET