Re: linee di forza

From: Mar Malp <mar.malp_at_katamail.com>
Date: Mon, 5 Jan 2009 11:47:22 +0100

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:6scj8fF5b33iU1_at_mid.individual.net...

> Voglio dire che il ritmo del battito cardiaco e' di circa uno al
> secondo, e mi sembra un tempo lungo per il raggiungimento
> dell'equilibrio.
> Ma evidentemente la mobilita' degli ioni nei tessuti del corpo umano
> e' assai minore che in una semplice soluzione elettrolitica.
Bene, grazie dell'ottima spiegazione del tutto: ora mi diverto di pi� a
studiare l'ECG. Non so quanto possa essere utile, ma se ho ben capito la tua
osservazione, potrebbe essere pertinente aggingere che "entro" il singolo
intervallo di ca. un secondo tra due battiti consecutivi, vi sono eventi
elettrici estremamente rapidi e sono pochi gli intervalli di isopotenzialit�
(mai pi� lunghi di pochi msec): quindi la tensione cambia molto rapidamente
tra i due punti esplorati e rimane costante per periodi brevissimi. E'
interessante notare che guardando un tracciato, in effetti, gli unici tratti
isopotenziali siano anche a potenziale zero (forse per il raggiungimento
dell'equilibrio??), mentre laddove vi � ddp diversa da zero, vi � anche
rapido cambiamento della stessa. Non so se mi sono spiegato correttamente.

> Tu sai se sia stato studiato il trasporto macroscopico di carica , per
> es. tra due elettrodi distanti tenuti a d.d.p. fissata grazie a un
> generatore esterno?
Ricordo di studi del genere dagli esami di biofisica, ma non saprei dire
molto a proposito.

Grazie.
MM
Received on Mon Jan 05 2009 - 11:47:22 CET

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