Re: vettore di poynting ed entropia
Elio Fabri ha scritto:
CUT ALL
> Io direi che la cosa e' un po' piu' complessa: in dS=dQ/T (dove
> accetto il dQ solo "pro bono pacis" :-) ) che cosa e' T?
>
> Come sappiamo, il problema esiste anche nel caso semplice del contatto
> termico tra corpi a temp. diversa, e io non so se Federico ha chiaro
> questo.
> Detto velocemente, se si ha contatto termico tra corpi a temp. diverse
> siamo in presenza di un processo irreversibile, in cui si ha
> necessariamente _produzione di entropia_.
> Quindi il corpo che riceve il calore acquista piu' entropia di quanta
> ne perda quello che lo cede.
>
> Tornando alla radiazione, la domanda mi pare che sia: si puo'
> associare un'entropia a una rad. e.m. che si propaga?
> La risposta e' si', ma il calcolo richiede la conoscenza della
> distribuzione spettrale e spaziale della raidazione.
il discorso spaziale non riesco a capirlo senza ulteriori
dati (poi magari nemmeno con, eh ... mah)
> A rigore solo una radiazione nera ha una temp. definita, e quindi le
> puoi associare un'entropia pari a E/T, dove E e' l'energia
> trasportata e T la temperatura.
> Esempio: la radiazione che ci arriva dal Sole ha (appross.) una temp.
> di 5700 K.
>
> In casi diversi la situazione si complica: per es. una rad.
> monocromatica e collimata ha entropia nulla, e infatti in linea di
> principio la puoi trasformare integralmente in lavoro meccanico.
>
> Tornando all'esempio del Sole, e' ovvio che se la usi per scaldare un
> corpo poniamo a T0 = 300 K, questo corpo accrescera' la sua entropia
> di E/T0, che e' molto di piu' dell'entropia posseduta dalla radiazione.
> E infatti questo e' un modo poco intelligente di usare la luce solare.
>
> La cosa ha grande importanza per il mantenimento della vita sulla
> Terra: infatti sebbene il bilnacio energetico della Terra si ain media
> nullo, tra energia ricevuta dal Sole ed energia riemessa nello spazio,
> tuttavia lo stesso non vale per l'entropia.
osservazione stupefacente ! E la butti l� cos� come nulla
fosse ? Mi ha sconvolto. Non avevo mai pensato a questo
aspetto del problema.
> L'entropia ricevuta e' molto minore di quella riemessa, e cio'
> permette la sussistenza di processi irreversibili (che quindi creano
> entropia) legati ai fenomeni vitali.
Giustissimo. A pensarci a posteriori posso dire che avrei
avuto elementi per poterlo almeno sospettare (ad es. so
qualcosa dell'albedo e di termodinamica di base), ma non ho
mai intuito questo aspetto.
Per vedere se ho capito giusto : la terra irradia tanta
energia quanta ne riceve ma a distribuzione spettrale molto
pi� fredda (quindi equivale a calore a bassa T, ossia pi�
disordinato) ... E cos� smaltisce tutta l'entropia comunque
prodotta ivi generata.
In fondo non � molto diverso dall'avere una sorgente calda
(nel nostro caso con spettro ad "alta" frequenza) e una
sorgente fredda (nel caso, il cosmo, freddo), e quindi la
terra fa n� pi� n� meno da macchina termica che attinge
dalla prima e scarica nell'altra, per chiudere ogni suo
"ciclo" interno.
> O meglio: permette che si mantengano condizioni di non equilibrio,
> contro la tendenza verso l'equilibrio che comporterebbe u continuo
> aumento di entropia.
ciao
Soviet_Mario
Received on Tue Jan 06 2009 - 01:43:05 CET
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