"Mar Malp" <mar.malp_at_katamail.com> ha scritto nel messaggio
news:dsl8l.32379$J84.12568_at_tornado.fastwebnet.it...
Errata corrige:
> Tuttavia, mi chiedevo, questo dovrebbe avvenire se la retina fosse una
> superficie speculare e non "diffondente", come invece �. Ma se rifltte in
> maniera diffusa, allora della luce dovr� seguire percorsi diversi da
> quelli di andata...
Ovviamente non � vero, in generale, che i raggi incidenti e quelli riflessi
seguano lo stesso percorso!!!
> Dove � l'errore del ragionamento? Io ho pensato a questa soluzione: forse
> essendo comunque ristretta la pupilla (se non dilatata
> farmacologicamente), nonch� relativamente profondo rispetto ad essa il
> fondo oculare, pu� darsi che per intercettare la luce dispersa sia
> comunque necessaria una certa coassialit� tra sguardo dell'osservatore e
> traiettoria della luce incidente.
Anche questa � una sciocchezza: se la luce viene diffusa dal punto in cui
cade sulla retina agli altri punti della stessa, saranno molti i raggi
riflessi da tali punti che usciranno dalla pupilla attraverso le pi� varie
direzioni. Forse la ragione per cui � richiesta la coassialit� � che la luce
proveniente dai punti della retina indirettamente illuminati ed in grado di
attraversare la pupilla per portarsi all'osservatore (soprattutto a pupilla
stretta), � insufficiente.
Grazie e scusa.
Received on Wed Jan 07 2009 - 08:50:50 CET
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