Re: linee di forza

From: Mar Malp <mar.malp_at_katamail.com>
Date: Sat, 27 Dec 2008 10:37:36 +0100

"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:6ri7caF1sfrcU1_at_mid.individual.net...

> In realta' io non ho capito quale sia il modello fisico corretto.
> Ora faro' un tentativo: fra pochi giorni vedro' la mia figlia
> maggiore

Ciao e tanti auguri. Attendo con asia il tuo confronto con tua figlia. Nel
frattempo, ti dico come ragionerei io.

Il dipolo S � immerso nel conduttore C (anzi, volendo, possiamo considerare
il dipolo S come una separazione di cariche di C stesso, in una regione
centrale limitata del nostro conduttore: ma per ora pensiamo ad S come ad un
dipolo che le cui cariche sono fisse entro C+S e non possono muoversi come
le carice di C).

Se si raggiungesse un equilibrio elettrostatico, allora avremmo che le
cariche mobili del conduttore C si disporrebbero in modo tale da annullare,
punto per punto, il campo elettrico in C+S. Ma il nostro dipolo � varibile
nel tempo, come direzione ed intensit� (perch� cambia la separazione di
cariche a ridosso delle membrane cellulari), quindi quello che dovrebbe
avvenire � che mentre si sta verificando in C la corrente che dovrebbe
portare all'equilibrio, le rapide mutazioni di S determinano un nuovo campo
elettrico di S (quello che S produrebbe, dicevamo, anche nel vuoto) che, in
quel preciso istante, si sovrappone per� al campo elettrico nel frattempo
generato dalle cariche di C ridistribuitesi e separatesi entro il conduttore
a seguito della corrente (cariche che non sono quindi pi� uniformemente
distribuite in C come se C fosse rimasto scarico e privo delle influenze di
S).

Le cariche di C, allora, si muovono ora con velocit� e direzione differente
tendendo ad una nuova conifurazione di equilibrio, ma nel frattempo il
dipolo S muta di nuovo... e cos� via. In realt� correnti in C e mutamenti di
S avvengono contemporaneamente. Questo dovrebbe rispondere a due domande:

1) perch� l'ECG esiste e non si raggiunge un equilibrio con isopotenzialit�
e campo nullo ovunque entro C+S?

2) se su scala macroscopica il campo generato da C, quando scarico ed
omogeneo, � nullo, si pu� dire che in C+S il campo elettrico � identico a
quello che nel vuoto S, al tempo t, produrrebbe attorno a se? La risposta �:
s�, ma solo se le cariche di C non si sono ancora mosse, perch� appena si
muoveranno, tenderanno ad una configurazione che annulli il campo di S e,
quindi, il campo di C+S tende ad essere nullo nel tempo (e, cmq, diverso da
quello che il Solo S produrrebbe in uno spazio vuoto), a meno che, nel
tempo, il dipolo S non muti. Ecco il perch� delle continue correnti e ddp,
esistenti e mutevoli.

3) infine, considerando che S in realt� altro non � che una separazione di
cariche di C stesso, al mutamento di S nel tempo coopera anche lo
spostamento di cariche "entro S", che, se S non fosse mantenuto e/o mutato
dai fenomeni bioelettrici, porterebbe alla "dissipazione" del dipolo stesso,
con un C+S tutto scarico ed uniforme.

Pu� andare??
Grazie, ti aspetto.
Received on Sat Dec 27 2008 - 10:37:36 CET

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