Re: Causa, effetto, orologi e tazzine.

From: Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it>
Date: Fri, 19 Dec 2008 19:36:18 +0100

Bruno Cocciaro wrote:

> No. Il proiettile non e' puntiforme. Eppure "e' li'" quando la pistola
> spara,

Se non e' puntiforme, l'espressione "e' li'" e maldefinita.

> Immaginando pistola e bersaglio vicinissimi, tali che la loro distanza sia
> pari alla lunghezza del proiettile, allora il proiettile non si potra'
> considerare messaggero [...]
> come messaggeri andranno necessariamente considerati gli atomi del
> proiettile

Ovvero consideri messaggeri tutti i mediatori la cui lunghezza puo'
essere trascurata rispetto alla distanza tra i due eventi. l che e' la
definizione operativa di "puntiforme".

> B e C *non* sono identici.

E chi lo dice? Io li posso prendere identici, se voglio.

> La stessa MQ ortodossa prevede che l'apparato di misura piazzato su C dia
> risultati correlati al risultato che si e' avuto su A.

Certo, ma la MQ non ha bisogno di fare ipotesi su chi sia il mediatore.
Per la MQ, che sia uno o l'altro "scambiato" e' indifferente. Non e';
indifferente per te, che su quella identita' fondi la tua definizione.

> No. Anche per la parte di ritorno della catena i messaggeri si muovono dalla
> causa verso l'effetto.

Ti ho gia' mostrato che questo e' FALSO per la simmetria del fenomeno.

> viene da una parte tirata e dall'altra spinta.

"Tirata" e "spinta' sono due termini causali che non hai il diritto di
usare prima di aver stabilito quale sia la causa e quale sia l'effetto.
Io potrei dire che gli atomi che tu ritieni tirati sono in realta'
spinti e viceversa. La sola cosa che si puo' stabilire oggettivamente e'
il movimento. Ma questo nulla ti dice su chi spinge e chi e' spinto.

Vedi, tu hai dato una definizione di "causa" e di "effetto", ma di fatto
quando la devi applicare finisci per ricadere nelle nozioni intuitive.
Di fatto l'analisi che dovresti fare in termini di messaggeri elementari
non la fai.

> No, si muovono dall'imbocco verso il rivelatore.

Sbagliato. Si muovono in tutte le direzioni. Anzi, ce n'e` un po' di
piu' che si muove in direzione dell'uscita (la "causa").

> Il gas potra' anche essere perfetto ma deve come minimo interagire con le
> pareti

Certo. Interagisce con i lati del tubo, che gli forniscono qdm
perpendicolare alla direzione causa-effetto, dunque ininfluente ai tuoi
fini. Interagisce col fondo del tubo, che gli da' una qdm in direzione
*opposta* a quella causa-effetto.

> deve interagire con il rivelatore

Certo. Vedi sopra.

> assenza di molecole di gas che vanno a rimbalzare sul sensore, l'evoluzione
> naturale del dispositivo e' di dare il via all'esplosione.

L'evoluzione naturale? E che cos'e` l'evoluzione naturale? Chi
stabilisce cosa e' naturale e cosa non lo e'? E cosa c'entra con la
definizione di causa che stai cercando di dare?

Bruno, ti stai arrampicando sugli specchi.

> Molecole che hanno la quantita' di
> moto diretta verso il sensore, cioe' verso l'effetto

E questa quantita' di moto e' perpendicolare alla direzione
causa-effetto. Per di piu' viene da molecole che provengono sia dalla
causa che dall'effetto. Irrilevanti, anzi doppiamente irrilevanti.
Received on Fri Dec 19 2008 - 19:36:18 CET

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