"Giorgio Bibbiani" <giorgio_bibbianiTOGLI_at_virgilio.it.invalid> wrote in
message news:4947af84$0$1119$4fafbaef_at_reader4.news.tin.it...
> Dino ha scritto:
> > Io so che il Prof. Selleri con le sue trasformazioni ha dimostrato
> > che pu� esistere un sistema di riferimento corrispondente all'etere,
> > nei confronti del quale la velocit� della luce � uguale in tutte le
> > direzioni.
>
> Puo' esistere?!
> O esiste, e allora bisogna che si dica qual e' questo
> fantomatico sistema di riferimento dell'etere,
Infatti questo e' uno (dei tanti) problemi che personalmente non riesco a
dipanare quando leggo scritti di Selleri.
Per come l'ho capita io, secondo Selleri l'effetto Sagnac sarebbe
descrivibile solo facendo uso delle trasformazioni che lui chiama inerziali.
Quello sarebbe, secondo lui, l'esperimento che proverebbe la superiorita'
delle sue trasformazioni rispetto alle usuali trasformazioni di Lorentz,
cioe' proverebbe la superiorita' della sincronizzazione implicita nelle sue
trasformazioni rispetto alla sincronizzazione standard e a tutte le altre
sincronizzazioni. Cioe', secondo Selleri, le infinite sincronizzazioni che,
per tutti i convenzionalisti, sotto tutte equivalenti dal punto di vista
fisico, definirebbero ognuna un particolare "etere"; solo la standard
direbbe che non esiste alcun etere e, sempre secondo lui, l'effetto Sagnac
direbbe quale e' l'etere "giusto", che sarebbe quello associato alle
trasformazioni che lui chiama inerziali. Non e' per niente chiaro (di certo
non e' chiaro a me) se, secondo Selleri, ripetendo l'esperimento Sagnac
sulla banchina e poi sul treno si dovrebbero ottenere risultati diversi
oppure se i due esperimenti, dando lo stesso esito, individuerebbero due
diversi "eteri" (in questo secondo caso i diversi "eteri" sarebbero
totalmente svuotati dal significato che Selleri vorrebbe attribuire loro,
cioe' non si capirebbe proprio quale sarebbe la presunta superiorita' di
quelle che lui chiama trasformazioni inerziali). Assumendo quindi che
Selleri intenda il primo caso (cioe' Sagnac sul treno darebbe risultati
diversi che sulla banchina) il problema diventa: quale sarebbe la banchina
"giusta"? Cioe' quale sarebbe il riferimento (l'etere) nel quale
l'esperimento Sagnac darebbe il risultato "giusto", e come si dovrebbe
operare sperimentalmente per individuarlo? Personalmente non sono riuscito a
capire quale risposta darebbe Selleri. Il che e' come dire che non sono
riuscito a capire dove caspita sarebbe questa superiorita' delle
trasformazioni che Selleri chiama inerziali rispetto alle usuali
trasformazioni di Lorentz.
> cioe' bisogna dimostrare _sperimentalmente_ che il Principio di
> Relativita' e' falso
Su questo io non concordo. In generale dire "esiste un etere" non equivale a
dire che il principio di relativita' e' falso. C'e' la questione del
mettersi sotto coperta. Il principio di relativita' permette che esista un
etere "sopra coperta".
> Giorgio Bibbiani
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Dec 16 2008 - 18:28:39 CET