Re: Esiste un vero vuoto?

From: Dino <brunieradino_at_inwind.it>
Date: Fri, 05 Dec 2008 13:17:38 GMT

"Ernesto" <"er..."_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:151Z60Z135Z143Y1228439270X26189_at_usenet.libero.it...
> Il 04 Dic 2008, 22:34, "Dino" <brunieradino_at_inwind.it> ha scritto:
>>
>> > Per fartene un'idea ti consiglio di leggere una relazione del prof.
> Franco
>> > Selleri dell'Universit� di Bari, che puoi trovare a questo indirizzo:
>> >
>> > http://www.brera.unimi.it/SISFA/atti/2003/16-34Selleribari.pdf
>> >
>>
>> 1. La fisica del buon senso
>>
>> Le teorie della relativit� speciale e generale hanno avuto grande
>> successo
>> nella spiegazione dei fenomeni conosciuti e nella predizione di effetti
>> nuovi e inattesi. Costituiscono dunque importanti avanzate nella nostra
>> conoscenza del mondo e restano per sempre consegnate alla storia delle
>> scienze della natura, come la meccanica di Newton e l'elettromagnetismo
>> di
>> Maxwell. Tuttavia � difficile credere che siano forme di conoscenza
> finale,
>> non pi� modificabile. I successi delle teorie relativistiche sono
> notissimi.
>> La reciproca
>> convertibilit� di energia e massa, gli effetti della velocit� e della
>> gravitazione sul passo degli orologi, il peso della luce e la precessione
>> del moto dei pianeti danno solo un quadro parziale delle grandi conquiste
>> della fisica einsteiniana. E tuttavia sarebbe sbagliato concludere che
> ogni
>> confronto delle teorie relativistiche con gli esperimenti si sia
>> invariabilmente concluso con un perfetto accordo fra le due parti. La
> fisica
>> � un'attivit� umana e da noi prende il difetto di sbandierare i successi
>> e
>> di nascondere le difficolt� e i fallimenti.
>>Cos� un grande silenzio ha circondato l'effetto Sagnac (del 1913) per il
> quale esiste una vera e
>> propria incapacit� esplicativa delle due teorie relativistiche,
>> nonostante
> i
>> tentativi di Langevin, Post, Landau e Lifshitz.
>
> GUARDA CHE NON E' VERO: secondo la Relativit� Ristretta la velocit� della
> luce nel vuoto � una costante universale soltanto nella classe dei
> riferimenti inerziali, e una piattaforma rotante non � un riferimento
> inerziale. In realt� le spiegazioni relativistiche esistono (Relativity in
> rotating frames, Kluwer Academic Publishers, a cura di G. Rizzi e M.L.
> Ruggiero),
>
>> Inoltre ci sono le mezze spiegazioni dell'aberrazione della luce stellare
> e del paradosso dei
>> gemelli,
>
> NON C'E' ALCUN PARADOSSO DEI GEMELLI nella Relativit� Generale. Il gemello
> che accelera e decelera � quello che subisce il rallentamento temporale.
>
Potrai trovare una tesi contraria a questa affermazione anche nel paragrafo
7 della relazione del Prof. Selleri, recuperabile attraverso il link che ho
riportato sopra (che almeno ora funziona), ma nel suo libro "Lezioni di
Relativit�" egli dedica due paragrafi per una decina di pagine, con graffici
e formule, per dimostrare che la RG non spiega il paradosso dei gemelli.
Comunque, a mio parere, l'esperimento che fa piegare la bilancia dalla parte
del Prof. Selleri, � quello di Hafele e Keating, che puoi trovare anche a
pagina 22 della relazione sopra citata, che ha dimostrato che gli orologi
caricati su un aereo che ha circunavigato la Terra verso ovest hanno
generato una perdita di circa 59 secondi e quelli caricati su un aereo che
ha circunnagivato la Terra verso est ha generato un anticipo di circa 273
secondi, rispetto ad orologi rimasti fermi a Terra.
Per cui, dato che detti orologi, pur viaggiando in direzioni contrarie,
dovrebbero aver avuto le stesse accelerazioni e decelerazioni, la
spiegazione data con la RG non mi pare fondata.

> Sono d'accordo che la relativit� non sar� l'ultima parola: il fatto stesso
> che non si riesca ad usarla nell'infinitamente piccolo gi� dice che ha un
> problema.
> Ma come usiamo Newton per le astronavi interplanetarie , cos� useremo
> Einstein per i voli interstellari.
>
> l'ETERE poi, inteso come qualcosa che permea lo spazio, � un'immagine
> ottocnetesca, tuttavia lo spaziotempo si torce e si contorce e si espande:
> quindi non � il NULLA. E' QUALCOSA.
>
> Da qui la mia domanda: esister� una forma vera di nulla?

Secondo me lo spazio � una cosa ed il tempo � un'altra.
Per quanto riguarda lo spazio, credo che sar� difficile sapere veramente
cos'�.
Io me lo immagino riempito d'etere, nel quale la materia si manifesta
tramite fenomeni ondulatori dell'etere stesso.
Per quanto riguarda il tempo, a mio parere, esso dipende dal movimento
dell'oggetto a cui il tempo si riferisce, rispetto all'etere.
Pertanto dovrebbe esistere un tempo "base" relativo all'etere e poi i tempi
relativi ai vari oggetti che si muovono nell'etere, che rallentano rispetto
a quello "base" in funzione della loro velocit� rispetto all'etere.
Ma, almeno attualmente, non � possibile sapere di quanto rallentano rispetto
al tempo "base", dato che non � possibile sapere la loro velocit� rispetto
all'etere.

Dino






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Received on Fri Dec 05 2008 - 14:17:38 CET

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