"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:6pteqvF9t78fU3_at_mid.individual.net...
> Lodevole proponimento il tuo, per cui vorrei cercare di venirti
> incontro come meglio posso.
Ti ringrazio molto per questo.
> La traiettoria non puo' coincidere con una linea di forza, salvo il
> caso in cui questa sia rettilinea.
> La ragione e' molto semplice, e si chiama F=ma (vettoriale).
> Una traiettoria curva richiede una forza che abbia una compoente
> trasversale.
> Invece per definizione di linea di forza, il campo elettrico e'
> tangente ad essa, e quindi non ha componente trasversale.
Lampante, ma non ci avevo pensato.
> Se C e' omogeneo e non carico, non ha alcuna influenza sul campo
> prodotto da S.
> Succede solo che C diventa sede di una corrente elettrica
> _distribuita_, che viene descritta dal vettore "densita' di corrente"
> j.
Due cose:
1) questo vuol dire che il campo interno a C � nullo ovunque? Ma, pensavo,
come si concilia ci� con il fatto che esso (C), almeno localmente, �
composto di cariche elettriche (elettroni, nuclei)? Vorrei capire come la
omogeneit� e la neutralit� elettrica totale possano portare ad un campo
ovunque nullo ed omogeneo (spero di non aver detto sciocchezze)
> La forma differenziale della legge di Ohm ci dice che j sara'
> proporzionale a E:
> j = sigma E,
> dove sigma e' la conducibilita'.
> La proporzionalita' include anche il fatto che j ha sempre la
> direzione e verso di E.
E' corretto affermare, allora, che pi� ci portiamo alla periferia di C
(lontano da S che � al centro di C), abbiamo un campo sempre pi� debole?
COme spiegare ci� in maniera rigorosa e come collegare tale campo elettrico
(di S) al relativo potenziale elettrico? (gi�, perch� io devo, alla fine,
arrivare a dire che mettendo due elettrodi sulla superficie del corpo (di
C), misuro una ddp).
Grazie del preziosissimo aiuto.
M.
Received on Sat Dec 06 2008 - 13:32:01 CET
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