Re: Causa, effetto, orologi e tazzine.
Michele Andreoli wrote:
> Quello che io nego (e anche Bruno nega; anzi, lui ci tiene
> particolarmente ...) e' che la scelta di coordinate possa influire sui
> principi della fisica. Ad esempio, fino ad invalidare una legge
> *sperimentale* come il Secondo Principio.
Non credo di capire che cosa intendi con "invalidare una legge
sperimentale". La natura e' quello che e', e non dipende dalle nostre
descrizioni. Ma ci sono descrizioni che non ci permettono di vedere bene
come la natura e'; o, se vuoi, non ci permettono di vedere "le simmetrie
inerenti ai fenomeni". Cosi' come una trasformazione non canonica non ci
permette di vedere la relazione tra simmetrie ed invarianze, cosi' una
scelta arbitraria dell sincronizzazioni non ci permette, io credo, di
osservare la freccia del tempo.
Comunque tutto questo lo avevo gia' scritto l'11 novembre scorso
nell'altro thread (gatto di Schroedinger); francamente non so come
esprimerlo meglio e data l'estrema lunghezza di questa discussione mi
sta pure passando la voglia.
> Tu mi hai risposto: "si, lo puoi fare per x, per y e anche per z, ma non lo
> puoi fare per t, altrimenti quello che andava verso il futuro, va verso il
> passato.
No: io dico che in quel modo non potresti definire un futuro ed un
passato (nel senso termodinamico).
> Io ho provato a dire che le parole "cresce" e "diminuisce" vanno cambiate
> contestualmente al cambio di coordinate
Ed io sostengo che qusto cambiamento semplicemente non e' possibile in
generale. Magari mi sbaglio, ma allo stato attuale della discussione con
Bruno mi pare sia cosi'.
> Perche' secondo me tu prescindi da troppe cose, scusa se te lo dico.
Guarda che non sono io a prescindere dalla relativita'. Sono tutti i
partecipanti alla discussione, Ohanian compreso, a ragionare
indipendentemente dalla Relativita', perche' il discorso e' molto piu'
basilare. Questo lo ha detto anche Bruno in uno dei primi messaggi di
questa discussione. Probabilmente te lo sei perso, altrimenti non ti
incaponiresti a mettere nel brodo questo ingrediente superfluo.
> E' la mia domanda e' da sempre questa: si puo'
> enunciare il principio del''aumento dell'Entropia in forma invariante
> rispetto al cambio di coordinate e/o di riferimento, o no?
Mi pare di averti gia' risposto.
> Non so se questo "quasi" nel frattempo e' caduto; e comunque, tu come lo
> inquadri questo "quasi" con la tua idea di freccia-del-tempo?
E' uno dei problemi della definizione della freccia del tempo. Il
"quasi" comunque penso lo si possa interpretare nel senso della
matematica: i tempi ove l'entropia diminuisce sono un insieme di misura
nulla (ok, non rigorosamente, ma... quasi :-)
Received on Tue Dec 02 2008 - 09:38:25 CET
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