Re: Gli specchi ustori di Archimede

From: Zaruntocrazia <zeru_at_anto.craz.net>
Date: Thu, 20 Nov 2008 22:48:00 GMT

no_spam_at_no_spam.it (Aleph) ha scritto:

>
>Certo, ma se lo specchio parabolico avesse un diametro appena doppio
>(1,8 m) il fattore di amplificazione sarebbe pari a 16; in pratica
>al'aumentare del diametro aumenta "l'efficienza" della focalizzazione,
>rispetto agli effetti di uno specchio piano.
>

Cito solo questo per dire che secondo me NON potevano essere
specchi parabolici.
Una parabola concentra sul fuoco solo se gli arrivano dei raggi
paralleli lungo l'asse. Ma qui da una parte abbiamo il sole e da
un'altra parte le navi. Disponendo in modo opportuno lo specchio
parabolico si centra s� la nave, ma la focalizzazione � pessima.

Una volta, per capire come funzionavano i sistemi dual feed delle
parabole satellitari mi divertii a fare un programmino di ray
tracing che simulava i raggi in arrivo sulla superficie
parabolica. Bastava inclinarli di poco e il fuoco non era pi�
puntiforme ma un'area sempre pi� confusa all'aumentare
dell'inclinazione.

Insomma, fare specchi parabolici precisi era complicato per
l'epoca e sarebbe anche stato quasi impossibile utilizzarli in
modo utile.

Secondo me, ammesso che non sia un mito, furono usati dei
banalissimi specchi piani, tutti concentrati sulla stessa area.
Puntare cos� il sole lo sa fare qualsiasi ragazzino.
Received on Thu Nov 20 2008 - 23:48:00 CET

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