Re: Errori di misura

From: Aleph <no_spam_at_no_spam.it>
Date: Fri, 21 Nov 2008 11:12:43 +0100

Giacomo "Gwilbor" Boschi ha scritto:

> In data Thu, 20 Nov 2008 00:52:29 +0100, Sergio Pomante ha scritto:

> > Tutto cio' e' molto DISONESTO...

> Non necessariamente. Diciamo che � richiesto, per esempio, un intervallo
> di confidenza al 99,7%, cio� a 3 sigma. Fatta l'operazione di misura, mi
> trovo uno scarto quadratico medio, ad esempio, di 0,04 (metri, volt,
> ampere o quello che vuoi, milli, micro o giga che siano), quindi
> moltiplico per tre e trovo che la semiampiezza dell'intervallo � 0,12.

Questo approccio fa parte delle elaborazioni statistiche cui accennavo, in
maniera non chiara, nel primo post, ma tale criterio � puramente numerico,
nel senso che lo ottieni come risultato di una moltiplicazione tra numeri
una volta fissato, in modo arbitrario, il livello dell'intervallo di
confidenza (Hai provato a pensare a cosa accadrebbe se fissassi,
arbitrariamente, un livello di confidenza a 3,1,a 3,11 o a 3,111 sigma?).
L'obiezione di Pomante, che condivido, � che comunque tu possa giocare con
i numeri alle due cifre significative del tuo errore non corrisponde una
determinazione altrettanto valida della misura (in pratica l'incertezza si
trova gi� sulla cifra precedente).

...
> Se io arrotondassi a 0,1 farei senza dubbio una operazione scorretta, ma
> anche se lo portassi a 0,2 sbaglierei comunque per eccesso di prudenza
> perch� di fatto sto sovrastimando l'incertezza di ben due terzi!

Entrambe le scelte equivarrebbero a una modifica della percentuale
inizialmente stabilita dell'intervallo di confidenza e non mi sembra poi
cos� strano per due motivi:

1) il livello dell'intervallo di confidenza �, entro certi limiti,
arbitrario;

2) non va dimenticato che a parte gli errori massimi esitono, e sono ben
pi� rognosi, gli errori sistematici.

E' inutile stare a fare i fighetti con due cifre nell'errore massimo (o
assoluto) se poi sei in presenza di errori sistematici (comunque sempre
presenti) di un certo rilievo.

In astrofisica e in cosmologia l'incertezza delle misure � solitamente
cos� grande che esprimere gli errori con due cifre significative sarebbe
semplicemente ridicolo: non so se Hubble, quando diede la prima stima del
valore della sua celebre costante, utilizz� un errore a due cifre. Il
fatto interessante � che, come fu dimostrato negli anni sucessivi tale
misura era sbagliata di una cosettina di niente come il 800% circa!

> E
> magari in laboratorio mi sono fatto un mazzo tanto per stimare
> correttamente l'incertezza.

Il punto � che l'incertezza stimata nel modo che dici pu� tramutarsi in
buona sostanza in un artefatto numerico pi� o meno grande.

Saluti,
Aleph




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Received on Fri Nov 21 2008 - 11:12:43 CET

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