Re: Gli specchi ustori di Archimede

From: Res Solaris <www.federico_at_virgilio.it_CHI_SPAMMA_AVVELENA_ANCHE_TE_._DIGLI_DI_SMETTERE>
Date: Sat, 22 Nov 2008 17:37:26 +0100

Zaruntocrazia ha scritto:

>
> Scusa sai, ma che c'entra la distanza?

Come qualcuno giustamente ha detto, le vele non erano fatte di paglia
secca ed avrebbero impiegato un po' di tempo per prendere fuoco. Da qui
l'esigenza di puntare le navi alla massima distanza possibile in modo da
poter disporre di un tempo proporzionalmente maggiore per fare
incendiare le vele. Non prendo neppure in considerazione l'ipotesi in
cui i siracusani mirassero ad incendiare il fasciame, in quanto questo
avrebbe richiesto delle ore!

> L'unico problema che vedo � orientare gli specchi in modo preciso
> perch� siano tutti concentrati sulla stessa zona, anche
> considerando che all'epoca non disponevano di cannocchiali per
> verificare.

Per l'appunto!

> Ma l'incendio poteva anche avvenire con le navi quasi a riva, a
> poche centinaia di metri.

No! Il solo puntamento dei fasci luminosi poteva avvenire con le navi
quasi a riva, ma l'incendio avrebbe necessariamente richiesto del tempo.


RS
Received on Sat Nov 22 2008 - 17:37:26 CET

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