Bruno Cocciaro ha scritto:
> A me pare che, oltre alla corrispondenza biunivoca, a rigore non ci
> sia nulla.
Capperi!
Se non imponi la bicontinuita' della trasformazione di coordinate, non
puoi neppure garantire il numero di dimensioni!
E' ben noto che R e R^n hanno la stessa cardinalita'...
> A tale proposito, per quanto non esattamente in tema, mi parrebbe
> interessante quanto diceva Poincare', al congresso Solvay del 1911,
> provando ad opporsi alla nascente teoria dei quanti:
> "Cio' che le nuove ricerche sembrano mettere in discussione non sono
> soltanto i principi fondamentali della meccanica, ma e' qualche cosa
> che finora ci era parso inseparabile dall'idea stessa di legge
> naturale. Potremo ancora esprimere queste leggi sotto forma di
> equazioni differenziali?
> [...]
E' interessante, ma per un altro motivo: perche' indica gli abbagli che
puo' prendere anche un Poincare'...
Sappiamo bene che la fisica teorica ha continuato ad appoggiarsi su
equazioni differenziali: che non ha affatto imposto una "matematica
discreta", come sembra temesse Poincare'.
Casomai, ha fatto largo uso di quella che si chiamava allora "analisi
funzionale", e che era ai primi vagiti...
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Elio Fabri
Received on Tue Nov 18 2008 - 21:31:25 CET