Re: Causa, effetto, orologi e tazzine.

From: Michele Andreoli <luogosano_at_gmail.com>
Date: Mon, 17 Nov 2008 19:14:57 +0100

Bruno Cocciaro ebbe a scrivere:

> Raccogliendo l'invito di Elio, spezzo il vecchio thread aprendone uno
> nuovo

Un' escalation di threads ...

Diciamo che, a rigore, noi l'invito di Elio *non* raccogliamo; anche
perche', dopo che ci ha fatto capire che stiamo confondendo Sistemi di
Riferimento con Sistemi di Coordinate, l'invito sarebbe .... al
silenzio :-)

Ma, pur con errori, da questa discussione io sto' capendo un sacco di cose,
per cui si va avanti ....

> Quindi io direi che nessun vocabolario scambi causa ed effetto. I concetti
> di causa ed effetto sono "roba seria", non sono roba da vocabolari.

Concordo. Ma se fosse solo un "pregiudizio" antromorfo, non mi piacerebbe.
Cioe' vorrei che la definizione di "causa" ed "effetto" non implicasse
osservatori coscienti, ma che fosse adattabile anche ad un computer dotato
di Intelligenza Artificiale.

> potrei piazzare un orologio O nella tazzina e leggere
> gli istanti tauin e taufin segnati da O rispettivamente nei momenti in cui
> avvengono urto e frantumazione. Osserverei che tauin<taufin e da cio'
> trarrei la conclusione che l'urto e' la causa.

Qui proponi che sia il tempo proprio dell'osservatore a stabilire la
relazione tra causa ed effetto. E mi va bene, perche' il tempo proprio e'
proporzionale all'intervallo (invariante) ds tra due eventi nello stesso
punto.

Ma e' un comunque un metodo che puoi applicare in un solo punto dello
spazio. Appena si parla di cause ed effetti separati spazialmente, si
ricade del problema della sincronizzazione. Mi sbaglio?

> puo' valere solo per coppie di eventi separati da intervalli di tempo
> tempo, non puo' valere per coppie di eventi separati da intervalli di tipo
> luce e men che meno a coppie di eventi separati da intervalli di tipo
> spazio.

e qui lo dici anche tu.

> La risposta che propongo e':
> si deve chiedere al vettore quantita' di moto del messaggero. La direzione
> di quel vettore e' sempre dalla causa verso l'effetto (e quel vettore e'
> "roba seria", cioe' e' misurabile).

Ci vedo dei problemi.
Innanzittutto, tu assumi che i messaggeri siano sempre autostati
dell'impulso. Ma non si possono avere messaggeri, tanto per dire, a onda
sferica?

> Cioe' un quadro teorico che ipotizzi l'esistenza dei tachioni
> sarebbe monco se non ipotizzasse una qualche risposta plausibile per la
> domanda suddetta (o se, almeno, non ponesse la domanda).

Vedo che cominci a preoccuparti di *come* i tachioni potrebbero portare
l'informazione richiesta, da una parte all'altra, e ne sono felice.

Ottima cosa, anche perche', non appena avrai approfondito un po' questo
aspetto, sono sicuro che finirai per rigettare ogni ipotesi tachionica.

Oggi ti stai chiedendo "come potrebbe il tachione trasportare
l'informazione di causa/effetto?": praticamente l'informazione
corrispondente ad un semplice, banale BIT, mentre ieri ti andava bene che
i tachioni potessero addirittura far comunicare gli spazi di Hilbert di due
particelle lontane anni luce!

In sostanza, nel tuo schema, il tachione dovrebbe *spiegare* alla funzione
d'onda del sistema B come *collassare* correttamente, a seguito di fatti
remoti avvenuti nel sistema entangled A, lontano anni luce da B

Se poteva sembrare fattibile con le polarizzazione del fotone o lo spin
dell'elettrone, allorche' dovevi trasmettere solo un paio di valori (
tipo "+" o "-"), nel caso generale io la vedo nera, nerissima: per un
sistema complesso A (ad esempio: i 3 quark dentro il protone), il tachione
deve trasportare in B tutti i dati necessari a fissare le coordinate di un
punto in uno spazio di vettoriale ad n dimensioni, per un totale di 2*n
numeri complessi.

Tu come la vdei, Bruno? Sarei gia' contento se il tachione potesse
trasportare anche un semplice numero reale, ad esempio: la radice di 2 che,
come sai, e' un numero irrazionale, ed ha infinite cifre dopo la virgola.

Come le trasporta il tachione queste cifre? Attraverso quale meccanismo le
cifre verranno memorizzate? Ma diro' di piu': attraverso quale meccanismo
le cifre vengono caricate in A e depositate alla destinazione B, impiegando
tempi nulli in entrambe le operazioni?

Se mi spieghi come trasportare i numeri irrazionali, siamo a posto: dentro
la sequenza dei decimali si puo' codificare qualsiasi informazione, anche
l'intera Divina Commedia :-)

A parte gli scherzi, secondo me queste domande bisogna farsele ora, prima di
affrontare la questione se la superluminalita' possa o no essere inquadrata
nella Relativita' Speciale (quelle Generale la trattiamo tra qualche
annetto).

Tu mi dirai: i tachioni non sono mica le prime particelle che mediano
qualcosa. Ci sono gia' i bosoni W, i gluoni, il fotone, il grativone e
tutti gli altri!

Giusto, ma c'e' una particella diversa per ogni informazione da trasportare:
Se il sistema A fa una transizione i->j di tipo T, verra' emessa la
particella di tipo T(ij).

Insomma, le particelle che mediano le forze trasportano l'informazione in
maniera "analogica": l'impulso col *proprio* impulso, l'energia con la
*propria* energia e le variazioni di "carica" con la propria "carica".

Questo tachione dovrebbe poter trasportare tutti i tipi di carica
(elettrica, di colore, di sapore, etc) indifferentemente, e al recettore
giusto?

Oddio, personalmente preferisco credere nella telepatia, in attesa di
soluzioni migliori.

Michele
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Received on Mon Nov 17 2008 - 19:14:57 CET

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