Re: Coefficienti di Einstein.......

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Mon, 17 Nov 2008 21:21:28 +0100

GaLoIs ha scritto:
> Salve, sto preparando l'esame di optoelettronica, al momento sto
> facendo un p� di confusione, cerco di spiegarvi i miei dubbi. A
> partire dal caso di 2 livelli energetici E1, E2, ho una relazione che
> esprime la variazione di popolazione sul livello 2 in funzione dei
> coefficienti di Einstein. A moltiplicare i termini riguardanti
> l'emissione stimolata e l'assorbimento fotonico c'� una funzione
> RHO(freq.)che � la radiazione di corpo nero. Si capisce come dal caso
> ideale (corpo nero) si debba passare al caso reale di corpo colorato
> tramite una RHOcol(freq.).
> Sui miei appunti poi la RHOcol viene scorporata nel prodotto di 2
> fattori il LINE SHAPE (che tiene conto del fatto che non avremo
> transizioni solo dal minimo della banda di energia, ma saranno
> possibili transizioni anche da altri livelli nelle "vicinanze" e da un
> altro fattore che non ho ben compreso cosa sia. Quest'ultimo fattore
> viene poi messo in relazione con l'intensit� luminosa a cui �
> sottoposto il campione, e ovviamente non riesco a capire questa
> relazione.
Forse ormai l'esame l'hai fatto, e in tal caso questa risposta e'
inutile.
Ma non ho risposto prima perche' non capivo bene quello che chiedevi,
e speravo che intervenisse qualcun altro. Invece no...

La prima cosa che non mi e' chiara e' questa: il mezzo in cui sono
presenti i tuoi atomi e' (come suppongo) un gas?
Allora che significa "corpo colorato"?
Ha senso parlare di "radiazione di corpo nero" (spero che ti sia stato
spiegato) perche' la distribuzione spettrale di equilibrio in una
cavita' *con pareti qualsiasi) e' uguale a quella della radiazione
emessa dalla superficie di un corpo nero (ossia con potere assorbente
1 su tutte le frequenze).
Ma se nella cavita' c'e' una radiazione non di equilibrio, la direno
"non di equilibrio", ma i corpi colorati non c'entrano niente.

Comunque e' vero che assorbimento ed emissione stimolata avranno prob.
proporzionali alla densita' di energia della radiazione presente,
qualunque essa sia.

Da qui in poi non ho capito proprio: non so che cosa siano i due
fattori di cui parli, ma potrebbe essere ignoranza mia.
Infatti non so niente di come l'argomento viene oggi trattato nella
teoria dei laser, e anche per questo speravo in altre risposte.
                     

-- 
Elio Fabri
Received on Mon Nov 17 2008 - 21:21:28 CET

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