"Enrico SMARGIASSI" <smargiassi_at_ts.infn.it> wrote in message
news:ggh4t7$jed$1_at_nnrp-beta.newsland.it...
> Bruno Cocciaro wrote:
>
> > La questione specifica e' iniziata, mi pare, con il mio post del 21
> > Settembre, la tua risposta del 22, e le successive repliche.
Veramente mi sono sbagliato, anche se di poco; la questione era partita un
po' prima, comunque in quei giorni.
> Si', e non mi pare tu avessi trovato da ribattere adeguatamente. Il
> controesempio piu' semplice e' quello degli interruttori a cordella,
> dove la quantita' di moto vas dall'effetto (la lampadina) alla causa (la
> mano che tira), opposto a quello che sostieni tu.
Enrico, io sottolineavo che stavo parlando di "interazioni elementari".
Capisco che la definizione di interazione elementare possa essere
discutibile (ma ritengo che si possa trovare una definizione accettabile).
Ritengo comunque che anche per interazioni non elementari, come e' il caso
della cordicella citata da te, se si riconducessero alla loro *origine
elementare*, si noterebbe che le quantita' di moto dei messaggeri vanno
sempre dalla causa verso l'effetto.
Nel caso della corda, il primo atomo si sposta il basso, e, poiche' gli
atomi della corda sono legati per interazione elettromagnetica, parte
un'onda verso l'*alto* che comunica all'atomo vicino che anche lui deve
muoversi verso il basso. Quando il secondo atomo si sposta anche lui verso
il basso, parte una nuova onda verso l'alto che comunica al terzo atomo che
anche lui deve muoversi verso il basso ... e cosi' via. Gli atomi si
spostano verso il basso, ma le onde, i messaggeri, si spostano verso l'alto.
E a quelle onde e' associata una quantita' di moto diretta verso l'alto.
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Nov 25 2008 - 21:13:28 CET