Il 17 Ott 2008, 02:33, "te..."_at_libero.it (Teti_s) ha scritto:
> > Si tratterebbe di vedere se queste scelte sono compatibili con
> > eventuali restrizioni derivanti da tutti i processi possibili, e
> > questo non lo so.
>
> Qui non sono sicurissimo di aver capito e quindi faccio una domanda: se
> convenzionalmente si ponesse parit� del protone negativa e se ne deducesse
> che la parit� intrinseca del pione (quello a carica negativa) � negativa
> sorgerebbero contraddizioni? Nelle tue note dici poi che non c'� modo
> diretto di stabilire la parit� intrinseca relativa del pione di carica
> opposta: anche questo lo deduci dalle regole di superselezione sulla
carica
> e quindi poggia sulla relativa questione di validit� del principio di
> superselezione, o ha un fondamento indipendente?
Allo scopo di facilitare una risposta correggo questa parte del testo.
Ricordiamo il contesto: un pione negativo ed un deutone danno luogo a due
neutroni ed un fotone. Il discorso classico che si fa � che poich� il
protone ha parit� intrinseca positiva e concorde alla parit� del neutrone
(scelta che, se � valido il principio di superselezione sul numero
barionico, non � controllabile sperimentalmente) poich� la parit� intrinseca
del fotone �, per il carattere vettoriale del campo elettrico e
pseudovettoriale del campo magnetico, negativa, e poich� nel decadimento dei
due neutroni il momento angolare totale � conservato, si deduce che la
parit� del pione negativo � negativa.
La domanda originariamente era: se, convenzionalmente, si ponesse parit� del
protone negativa e se ne deducesse che la parit� intrinseca del pione �
positiva ne seguirebbero contraddizioni? La domanda mirava a valutare se il
discorso che faceva il prof. Fabri sulla coerenza del procedimento
riguardasse la convenzionalit� dell'assegnazione della parit� o la stessa
possibilit� di assegnare una parit� definita. In termini moderni la
questione si pu� discutere guardando in faccia le lagrangiane del modello
standard e studiando i gradi di libert� discreta del modello, per� c'� un
risultato importante dimostrato al solito da Doplicher Roberts, stando ad un
resoconto in un contesto piuttosto restrittivo, che connette il teorema di
spin statistica con le regole di superselezione, quello che si stabiliva per
quella classe di modelli � che si pu� in linea di principio modificare
arbitrariamente la statistica di alcune particelle conservando la coerenza
della teoria. Cio� esistono modelli di teoria dei campi per i quali il fatto
di suddividere le particelle in fermioni e bosoni � solo una scelta comoda,
ma tanto arbitraria quanto quella di imporre che il campo magnetico sia un
campo indivergente.
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Received on Sun Oct 26 2008 - 01:41:30 CEST