Il 23 Ott 2008, 21:03, =?iso-8859-15?Q?Jean_Jack_Dorm=EC?= ha scritto:
> Non ho mai capito una cosa...ma la fisica nucleare che grado di previsione
> ha sui dati dei nuclei degli atomi? Mi spiego meglio...la teoria riesce a
> prevedere che l'isotopo X abbia esattamente quella massa l�, o che abbia
> esattamente quel tempo di decadimento?
Penso che le cose vengano affrontate su vari livelli.
Per le masse dei vari isotopi c'� ad esempio la formula semiempirica di
Weiszacker (non so come si scriva esattamente) i cui vari termini che
compaiono hanno tutti giustificazioni fisiche ragionevoli, ma non so se si
possa parlare di "previsione". A livello pi� profondo si pu� anche calcolare
l'energia di legame (e di conseguenza la massa) per nuclei generici nel
contesto del modello a shell nucleare in riferimento a varie ipotesi
sull'andamento del potenziale medio (buca, oscillatore, Fermi,
Saxon-Wood...), oppure studiare i problemi a molti corpi in contesto QCD.
Per i processi di frammentazione vale pi� meno lo stesso discorso,
l'approccio semi-empirico cerca in genere parametrizzazioni o interpolazioni
delle sezioni d'urto dipendenti da energie E, numero atomico Z e numero di
massa A dei nuclei proiettile e bersaglio (ed eventualmente anche dei nuclei
figli, andando a distinguere i vari canali) e pu� essere molto utile (ad
esempio per l'astrofisica nucleare e per la fisica dei raggi cosmici), ma la
spiegazione delle interazioni adroniche ad un livello pi� profondo, e quindi
con potere predittivo, temo che possa arrivare solo dalla QCD.
> O riesce a giustificare e
> descrivere l'esistenza degli isomeri nucleari?
Non lo so.
> Domanda (temo criptica) di riserva: ma il decadimento radioattivo degli
> isotopi, inquadrato alla luce delle moderne teorie, rimane un qualcosa che
> semplicemente viene supposto possa avvenire in maniera probabilistica da
> un momento all'altro, oppure viene descritto in maniera pi� accurata e
> "strutturale" tirando in ballo ad es. trasformazioni nella geometria nel
> nucleo, o una serie di stati attraverso cui transita il nucleo prima di
> decadere?
Direi la seconda, se ho capito la domanda; ma anche restando sulle "vecchie"
teorie, se pensi ad esempio alla teoria di Gamov, la descrizione del
decadimento alpha era tutt'altro che una banale considerazione
probabilistica.
> Il fatto � che leggendo qu� e l�, su materiale divulgativo, mi pare che
> quando si fa riferimento a isotopi e fenomeni nucleari in generale, si sia
> in balia dell'empirismo e della sperimentazione. E' cos�?
Non so dirti, ma dato che parli di materiale divulgativo, la cosa non mi
sorprende. In fondo l'approccio euristico � pi� adeguato di quello formale,
se si parla di divulgazione, e parlare di esperimenti � spesso pi� facile
che parlare di teorie.
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Received on Sun Oct 26 2008 - 00:31:21 CEST