Re: Paradosso del gatto di Schrödinger
Bruno Cocciaro wrote:
> allo stesso modo si potrebbe dire che in tutti gli altri casi studiati si e'
> visto che le correlazioni a distanza sono sempre associate a variabili
Ma queste variabili *sono state osservate*. Non sono delle ipotesi
necessarie solo per quel caso. Invece nel caso delle particelle
entangled non si e' osservato nulla, nonostante gli sforzi fatti.
> E' solo per i casi di
> collasso entangled che si deve ricorrere a questa ipotesi
Sulla base di fatti sperimentali (o meglio, sull'assenza di tali fatti).
Quindi non e' ad hoc.
La tua posizione e' simile a quella dei cartesiani, che di fronte alla
legge della gravitazione universale sostenevano che anche l'interazione
gravitazionale richiedeva un supporto materiale per essere trasmessa, e
che l'azione a distanza richiedeva un'azione meccanica intermedia, visto
che in tutti gli altri casi l'azione meccanica c'era. Lo sviluppo della
scienza ha mostrato l'infondatezza sia fattuale che metodologica di
queste posizioni.
> Si potrebbe dire che tale esistenza e' un fatto sperimentale.
E' un fatto sperimentale che esistano le correlazioni a distanza. Su
questo non ci piove. A questo punto resta da capire quale origine
abbiano. L'ipotesi che abbiano origine da un mediatore, in assenza di
altri sostegni, postula un mediatore inosservato, quindi e' ad hoc.
L'ipotesi che il mediatore non ci sia non postula nessuna entita'. Tra
le due, quindi, e' la prima ad essere ad hoc, come per la teiera di
porcellana.
> Ma abbiamo visto che quello stesso fatto si potrebbe proprio vedere come
> prova dell'esistenza dei fenomeni superluminali e, conseguentemente, del
> riferimento privilegiato che fa da supporto alla loro propagazione.
No: i fenomeni superluminali e la *seconda* ipotesi ad hoc del
riferimento privilegiato non sono dimostrate affatto, sono ipotizzate.
Ad hoc, appunto.
Received on Sat Oct 18 2008 - 12:17:19 CEST
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