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From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Fri, 10 Oct 2008 15:03:46 +0200

"Enrico SMARGIASSI" <smargiassi_at_ts.infn.it> wrote in message
news:gckf40$tc$3_at_nnrp-beta.newsland.it...
> Bruno Cocciaro wrote:
>
> > Il modello presentato da Eberhard anni fa e' locale.
>
> Ne abbiamo parlato a lungo. Non vedo motivo di discostarmi da quanto ho
> concluso all'epoca, ovvero che il prezzo da pagare - lo sconvolgimento
> del concetto di causalita' - sia troppo alto, e certamente piu' alto, a
> mio parere, dell'accettazione della nonlocalita' quantistica.

Si', ne abbiamo parlato in passato.
Ma non posso fare a meno di contestare almeno le parole che usi.
Le nostre posizioni sono diverse anche nel merito, ma almeno sulle parole si
dovrebbe poter raggiungere un accordo.
E' ovvio che dietro alle parole ci sono dei significati e puo' accadere che
visioni differenti diano luogo ad usi delle stesse parole secondo accezioni
diverse, ma, se tu dici che io "sconvolgo il concetto di causalita'", spetta
a te spiegare in cosa consisterebbe tale sconvolgimento.
E' ormai un fatto assodato che la direzione causa-effetto non si possa
allegramente associare alla direzione temporale (io direi che questo possa
essere visto come il principale insegnamento che viene dalla
convenzionalita' della simultaneita').
L'associazione suddetta si puo' eventualmente ancora sostenere ma va
necessariamente spiegato su cosa si pretenderebbe di basare tale
associazione. Ad esempio si potrebbe basare sulla assunzione di non
esistenza di alcun riferimento privilegiato.

Ma allora la differenza non sarebbe fra chi sconvolge il concetto di
causalita' e chi no.
I concetti di "direzione temporale" e "direzione causa-effetto" vanno
distinti, poi la differenza sara' fra chi
a) non crede nell'esistenza di alcun riferimento privilegiato e crede
nell'esistenza di fenomeni correlati a distanza in assenza di variabili
nascoste e in assenza di comunicazioni,
e chi
b) crede nell'esistenza di un riferimento privilegiato e non crede
nell'esistenza di fenomeni correlati a distanza in assenza di variabili
nascoste e in assenza di comunicazioni.

Nessuno sconvolge il concetto di causalita'.
Semplicemente chi crede in a) ritiene coincidenti direzione temporale e
direzione causa-effetto (e spessissimo tale coincidenza viene assunta
allegramente, cioe' senza avere coscienza del fatto che, essendo distinti i
due concetti, l'eventuale coincidenza va basata su qualche postulato di
carattere fisico che va necessariamente esplicitato),
chi crede in b) non ritiene coincidenti direzione temporale e direzione
causa-effetto (cosa che a me parrebbe del tutto plausibile in quanto, almeno
in prima istanza, non si vedrebbe proprio perche' due concetti distinti
dovrebbero coincidere).

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Fri Oct 10 2008 - 15:03:46 CEST

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