Re: La molla e il terzo principio
Virgilio Lattanzi venerdì 20/04/2018 alle ore 03:10:13 ha scritto:
>> Tra il corpo e la molla non c'è alcuna forza (la molla *non* è compressa).
>>
>> Nel momento in cui tagliamo il filo, sparisce la forza <mg> del filo e, sul
>> corpo, rimane soltanto la forza di gravità -<mg> che lo fa accelerare verso
>> il basso dove *non* c'è alcuna forza che s'oppone (la molla *non* è ancora
>> compressa).
>>
>> Ecco il punto che hai saltato: in quest'istante, quali forze agiscono tra
>> il corpo e la molla?
>
> In realtà l'ho scritto. Con x=0 la molla esercita una spinta nulla
Cioè non "esercita" niente.
> e la massa "reagisce" con una forza nulla verso la molla,
Cioè non reagisce.
> il tutto per un tempo nullo.
Nel tempo nullo non succede nulla.
> Un nanosecondo dopo o 1 micron più in basso, azione e
> reazione saranno ancora identiche in modulo e diverse da zero.
Senz'altro vero.
> Se il tuo problema è che con una forza nulla nell'istante t=0 la molla
> non può comprimersi e quindi non si comprimerà *mai*,
Mai detto che non si comprimerà "mai".
Allora...
Ci sono due forze l'una contro l'altra armata: la forza di gravità e
quella di reazione della molla.
Le due forze dovrebbero (per il terzo principio) essere *sempre* uguali
e opposte, istante per istante, senza mai derogare.
Senonché la gravità è sempre attiva, anche quando la forza di reazione
della molla non lo è (tale forza diventa attiva solo DOPO che la molla
sia stata compressa dalla gravità).
E, nell'istante iniziale, la gravità c'è già ma la molla compressa non
è.
Quindi la gravità agisce già da quando la reazione non c'è.
Prima c'è l'azione e solo DOPO c'è la reazione.
Non c'è contemporaneità (iniziale).
Forse c'è ancora qualcosa che mi sfugge ma una qualche differenza tra
la reazione della molla e la gravità che non ha bisogno d'innesco, c'è.
> allora ti propongo
> questo quesito di un mio amico runner. Si chiama Ettore e corre spesso
> contro le lumache. Le fa sempre partire con qualche cm di vantaggio,
> vista la differenza di prestazioni, e poi non riesce più a raggiungerle.
>
> Nel tempo, peraltro brevissimo che Ettore ci mette per raggiungere la
> posizione che la lumaca aveva nell'istante t0, quella maledetta si è già
> spostata, magari di poco, ma si è spostata in x1.
> Allora Ettore continua e per quando raggiunge il punto x1, il
> gasteropode s'è già spostato...e così via all'infinito.
>
> Una sofferenza vedere un atleta affaticarsi così, a vuoto. Quasi quasi
> butto mezzo kg di antilumaca nell'orto di Ettore e la faccio finita.
Guarda che Achille, la tartaruga e Zenone col terzo principio non
c'entrano affatto.
Received on Sat Apr 21 2018 - 08:59:40 CEST
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