pippo_661 ha scritto:
> Ciao a tutti leggendo ultimamente il libro divulgativo "L'universo
> senza stringhe" di Lee Smolin sulla teoria delle stringhe che � una
> teoria puramente matematica senza per ora riscontri fisici ed anzi si
> spera di trovare conferme della teoria dagli esperimenti del cern;
> volevo chidere cosa ne pensate dell' affidabilit� di una o pi� teorie
> che poggiano solo su basi matematiche come pu� essere la teoria delle
> stringhe. Come si pu� stabilire che le cose stiano esattamente cos�
> senza averne una sperimentazione diretta e quindi senza poter
> prevedere e sopratutto verificare quello che pu� succedere?.
Le tue domande si pongono su piani diversi, e cerchero' di fartelo
vedere.
Per cominciare con le stringhe, hai visto che cosa ne pensa Smolin (ne
ho qualche notizia, anche se non ho letto il libro).
Anch'io penso che sia una "teoria" che e' stata "montata" al di la' del
giusto.
Cerco di spiegarmi meglio.
Non e' certo la prima volta nella storia della fisica che vengono
proposte teorie "su basi puramente matematiche" (ho messo le
virgolette perche' a mio parere l'espressione non e' del tutto
corretta, ma la do per buona per brevita').
Pensa per es. alle eq. di Maxwell, alla relativita' generale (almeno in
parte) alle antiparticelle, e potrei continuare.
Dunque il difetto non e' questo: il fatto e' che in tutti gli esempi
che ho fatto e in altri che potevo fare, il riscontro sperimentale e'
arrivato piuttosto presto, e soprattutto c'era una connessione tutto
sommato piuttosto diretta fra la teoria e le previsioni sperimentali.
Per il pochissimo che ne so, non ci sono invece prospettive a breve
termine per una verifica sperimentale delle stringhe, e soprattutto e'
la stessa teoria che contiene molti punti ancora oscuri. Mi pare sia
stato lo stesso Witten a dire che la teoria potra' essere capita forse
tra un secolo. Auguri :-))
> Anche per quel che pu� essere un buco nero chi sa dire cosa sia
> *esattamente* e come si comporti *esattamente*, in quanto il suo
> comportamento � affidato a considerazioni di carattere matematico e
> nessuno ne ha mai potutto osservare e studiare il funzionamento
> *reale*.
Qui la situazione mi appare parecchio diversa.
Intanto si parte da una teoria (la RG) che ormai tutti i fisici
considerano largamente verificata.
La previsione dei buchi neri segue in modo piuttosto naturale dalla
teoria, e si sa dire anche bene in che modo se ne potrebbe verificare
l'esistenza.
Esistono oggetti osservati che rispondono in modo soddisfacente a
queste previsioni, e che non si sanno spiegare altrimenti.
Quindi anche se per prudenza non vogliamo dire che l'esistenza dei
buchi neri e' provata, possiamo pero' dire che ci sono forti
indicazioni in tal senso.
> Insomma tutte queste teorie per la fisica estrema, non sono alla
> fin fine dei modelli, che indagano una realt� spesso nascosta e pi�
> complicata di quella che appare attraverso osservazioni indirette?.
Questa e' una frase troppo vaga, che non mi sembra utile commentare.
> Per concludere se cos� fosse, come possiamo sapere cosa spunter� fuori
> da un esperimento come quello del cern? Noi ci preoccupiamo solo di
> quello che pensiamo di conoscere e che potrebbe accadere( strangelets,
> micro buchi neri monopoli magnetici etc) ma chi ci dice che non ci sia
> dell' altro che neanche abbiamo immaginato dato che la teoria �
> sostanzialmente matematica pura senza nessun riscontro reale(nel senso
> che non esistono sperimentazioni).
Qui ti sposti su un altro piano, mi pare.
E' ovvio che *sempre* quando si fa un esperimento ai confini delle
conoscenze, ci si porta su una "terra incognita", dove _in linea di
principio_ tutto potrebbe accadere.
Ma anche questo e' gia' accaduto molte volte, in molti campi (non solo
in fisica). Se si volesse adottare una forte cautela (quello che
impropriamente viene chiamato "principio di precauzione") a rigore non
si dovrebbero piu' fare esperimenti su cose sconosciute.
E su che cosa si dovrebbero fare allora?
--
Elio Fabri
Received on Mon Sep 22 2008 - 21:28:08 CEST