Re: (ancora)Principio di indeterminazione

From: Giorgio Bibbiani <giorgio_bibbianiTOGLI_at_virgilio.it.invalid>
Date: Thu, 18 Sep 2008 09:10:04 +0200

mariopadano ha scritto:
> Sul cohen... non ricordo la pagina...

p. 286.

> per ricavare la usuale regola di dispersione... (Delta P ) (Delta Q)
>> i< [P,Q]>/2

La relazione di indeterminazione e':
deltaP * deltaQ >= |<i[P, Q]>| / 2,
il fattore i si potrebbe omettere, serve solo a trasformare
il commutatore in un operatore hermitiano, in modo che
possa quindi corrispondere a una osservabile, e in modo
che <i[P, Q]> abbia il significato fisico di valore di
aspettazione di una osservabile (su un dato stato).

> si usa partire considerando uno sato del tipo:
>> f>=( P + i lambda Q)| g>
> (lambda reale)
> ma perch�? (per fare misura contemporanea di P e di Q?)

Ovviamente no, dato che P e Q per ipotesi non commutano,
quindi non corrispondono a osservabili compatibili.

> perch�, ad esempio, mettere la i?

Se guardi i passaggi della dimostrazione sul Cohen-Tannoudji,
ti accorgi che la i serve a far comparire tra i vari termini
il commutatore [Q, P], altrimenti senza la i comparirebbe
l'anticommutatore {Q, P}.

Ciao
-- 
Giorgio Bibbiani
Received on Thu Sep 18 2008 - 09:10:04 CEST

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