Ricopio la risposta che ti ho indirizzato su free.it.scienza.fisica a
beneficio di coloro che non lo leggono accludendo il testo della tua bella
obiezione.
On 9 Set, 20:29, Paolo Russo <paol..._at_libero.it> wrote:
> [mariopad..._at_gmail.com:]
>
> > Allora la quantit� di moto trasferita allo schermo sar�
> > -P1y e -P2y.
>
> Per me c'e` un baco a monte: non c'e` proprio nessun
> meccanismo fisico che possa trasferire impulso dal
> fotone allo schermo. Non c'e` nessuna interazione tra
> lo schermo e i fotoni che riescono a superarlo.
> Lo schermo interagisce con i fotoni che NON lo superano,
> ma non sono quelli a formare la figura d'interferenza.
> Mi dite dove sbaglio?
>
> Ciao
> Paolo Russo
In linea di massima � difficile controllare l'impulso trasferito allo
schermo, ma si pu� fare con griglie di diffrazione monocromatrici, e Cohen
immagina si possa fare anche senza sapere a priori in che direzione
risulter� puntato l'impulso, questo gli basta per concludere che non c'�
figura di inferferenza. In mancanza di questi accorgimenti possibili ed
eventuali, generalmente quello che succede allo schermo che ha prodotto
scattering � che si prende una dispersione di impulsi in cambio di un solo
fotone a sua volta altamente disperso in impulso (e queste dispersioni non
sono indipendenti ma entangled). Nella teoria classica, stando al principio
di Huyghens, per l'approssimazione scalare del campo elettromagnetico, si �
portati a pensare esattamente quello che dici. Ma gi� la teoria di
Kirchoff-Smythe: primo tentativo di derivare rigorosamente una teoria della
diffrazione nello spirito del principio di Huyghens a partire dalle
equazioni di Maxwell, viene derivata facendo delle precise ipotesi di
approssimazione sulle condizioni al bordo. Le condizioni al bordo e quindi
l'interazione con lo schermo, sebbene possano essere trascurate sotto certe
ipotesi, sono una parte integrante della fisica del fenomeno. Nella
trattazione quantistica l'analogo del principio di Huyghens � rappresentato
dal principio di sovrapposizione di Feynman che � impostato sulla falsa riga
della teoria scalare di Huyghens, ma con la sottigliezza che non � pi�
necessario a priori imporre il vincolo di causalit� della propagazione
dell'onda elettromagnetica, in questo modo diventa necessario tenere conto
di quello che fanno tutte le onde, comprese le interazioni con lo schermo e
solo a priori dire se queste possono essere trascurate (cancellazione
sistematica) oppure no. Nella fattispecie: se il sistema sperimentale � in
grado di controllare l'impulso dei fotoni che attraversano lo schermo, e di
conseguenza misurare da quale fenditura il fotone � passato, la figura di
interferenza risulta distrutta perch� necessita di un fotone, altamente
disperso in impulso, ovvero di un fotone che "annusa" simultaneamente
"storie" con impulsi ben differenziati, come si esprimerebbe Feynman, per
potersi formare. Al dunque: il fatto che la precisione della misura stia
sotto il limite della differenza fra un fotone direzionato che passa dalla
fenditura uno ed un fotone direzionato che passa dalla fenditura due �
sufficiente a distruggere la figura di interferenza, per contro non �
necessario (la figura di interferenza pu� essere distrutta anche da un
fenomeno di localizzazione del fotone, che non risulta in un controllo
dell'impulso del fotone uscente: l'interferenza richiede che il fotone
incidente arrivi ben delocalizzato allo schermo in modo che la funzione di
correlazione di singolo fotone fra le due fenditure non sia nulla, ma se
questa correlazione � nulla non necessariamente l'impulso del fotone uscente
dalla fenditura � mono-disperso).
--------------------------------
Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Thu Sep 11 2008 - 18:48:06 CEST