Re: Definizione (rigorosa?) di "exergia", ed entropia

From: Aleph <no_spam_at_no_spam.it>
Date: Mon, 03 Sep 2012 16:29:32 +0200

Giorgio Pastore ha scritto:

> On 8/31/12 2:09 AM, Tommaso Russo, Trieste wrote:
> ....
> > Ponendo la domanda facevo notare che nelle definizioni di energia
> > libera, la T e' quella a cui si trova *tutto* il sistema soggetto a una
> > trasformazione isotermocora (per Helmoltz) o isotermobarica (per Gibbs),
> > mentre nella definizione di exergia e' la temperatura di un termostato
> > alla quale si fa riferimento, non quella del sistema che si considera.

> Ma se il sistema e' all' equilibrio la sua temperatura deve essere
> uguale a quella del termostato con cui e' in contatto.

Non ho seguito il thread, ma su questo punto mi pare ci sia un po' di
confusione.

Il sistema che si considera in genere, quando si fanno considerazioni
teoriche sul massimo livello di lavoro ottenibile, � supposto *isolato* e,
di conseguenza, non in equilibrio (se fosse all'equilibrio, l'entropia
sarebbe massima e non si potrebbe estrarne alcun lavoro).

Il sistema cui ci si riferisce viene pensato costituito da pi�
sottosistemi (ambiente, termostati, dispositivi meccanici, etc.) tali che
individualmente manifestino parametri termodinamici ben definiti, ma
globalmente siano caratterizzati da uno stato di disequilibrio di qualche
tipo (meccanico, termico, etc. o una combinazione di questi) sfruttabile
per produrre lavoro.

Il sistema, viene lasciato evolvere secondo determinate trasformazioni, in
modo che possa raggiungere, in maniera irreversibile, uno stato finale di
equilibrio completo, avendo ricavato nel frattempo, in vario modo e con
varia efficienza, a seconda delle trasformazioni subite, un certo
quantitativo di lavoro.

Saluti,
Aleph
  
 

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Received on Mon Sep 03 2012 - 16:29:32 CEST

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