Re: Goccia di vetro fa disintegrare proiettile!

From: Davide - M <davide.v_at_gmail.com>
Date: Tue, 29 May 2018 03:02:51 -0700 (PDT)

Il giorno lunedì 28 maggio 2018 17:10:03 UTC+2, Wakinian Tanka ha scritto:
> Il giorno giovedì 24 maggio 2018 20:40:02 UTC+2, m ha scritto:
> >
> > On the extraordinary strength of Prince Rupert's drops.
> > Appl. Phys. Lett. 109, 231903 (2016).
> > H. Aben, J. Anton1, M. Õis1, K. Viswanathan, S. Chandrasekar, and M. M.
> > Chaudhri
> >
> Grazie, l'ho letto.
>

> Mi riesce difficile capire come lo strato esterno della goccia di vetro possa essere /in compressione/ invece che in tensione, e a pressioni dell'ordine (e superiori) di 5000 atm!
> Peccato che quel lavoro non lo spieghi in quanto e' solo la descrizione di un esperimento di misura degli stress interni.
> 28/05/2018 ore 20:04

Io ho studiato scienza dei materiali (Materialwissenschaft) durante il
mio dottorato alla technische Universität München.
provo a spiegartelo io qualitativamente :-)

Quella goccia e' ottenuta facendo goccilare del vetro fuso in acqua.
Puoi immanginare che si forma immediatamente un guscio esterno di cristallo solido attorno alla parte interna che he ancora molto calda.
Manmano che la parte interna si raffredda (piu' lentamente) questa
si contrae pure e si "trascina" la parte esterna che quindi si comprime
verso l'interno. Ecco che nel guscio si forma uno stato di tensione
di "compressione" mentre nella parte interna ci sara uno stato di
tensione di "trazione" (in quanto la parte esterna cerchera di portare
la parte interna verso fuori).

Ripeto che e' un approccio moooolto qualitativo e generale e quindi
non preciso. E' possibile che localmente le cose siano diversi a causa
di altri fenomeni.
Received on Tue May 29 2018 - 12:02:51 CEST

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