Re: leggiucchiando sulle varie unità di misura...
RLDeboni wrote:
> La mia domanda era "in che ambito sono tollerate" ?
Tutti, incluso quello legale.
> I prefissi servono appunto ad evitare di tirarsi dietro soquanti ordini
> di grandezza.
I prefissi non risolvono interamente il problema di avere unita' troppo
grandi o troppo piccole. Ti sei mai chiesto perche' gli ideatori del
Sistema Metrico Decimale non abbiano, molto naturalmente, chiamato
"metro" il quarto di meridiano terrestre, ed abbiano invece scelto
l'assurdo sottomultiplo "un decimilionesimo"?
> Il "barn" poi e' un'ottimo esempio,
Esatto, e' un ottimo esempio. Infatti per poterlo esprimere come
sottomultiplo del m^2 e' necessario introdurre altri prefissi in
aggiunta alla quindicina gia' in uso (e che non mi ricordo nemmeno
tutti). Nozionismo anche questo, e prono ad errori: per esempio
confusione tra due prefissi poco usati (dimmi in due secondi: e' piu'
grande "femto" o "atto"?), o dubbi amletici - in particolar modo nel
parlato - se "dieci nanometri quadri" significa "(dieci nanometri)
quadri" oppure "dieci (nanometri quadri)". Ottime ragioni per mantenere
un'unita' separata (ma decimale).
> Ci ho messo dieci minuti a scrivere l'esempio da 0,3894 mb a
> "poi a convertire 0,0003894 barn per 10-28 m2 "
> .... indovini perche' ...
Immagino sia stato per la necessita' di cercare cos'era il barn, perche'
l'operazione aritmetica in se' prende cinque secondi. Ma lo stesso
problema sarebbe sorto se avessi dovuto cercarti il prefisso
"micronanogingillo" o quel che sara'.
> In altre parole, chi lavora nel settore, trova comodo il barn (dopo un
> periodo di apprendimento ...). Ma appena c'e' un contatto
> interdisciplinare, cominciano i dolori.
Se imparare una unita' decimale, od una manciata di esse, comporta dei
"dolori" ad un esterno, invece di impegnarlo una sola volta per qualche
minuto, c'e` da chiedersi se l'esterno suddetto sia qualificato a
sufficienza per comunicare cose tecnico-scientifiche.
> Il guaio e'
> quando poi il kWh viene usato anche da giornalisti e la gente comune,
> che in massa ci fanno una gravissima (per le conseguenze, anche
> elettorali ... non si rida) confusione tra potenza ed energia
I problema qui non e' certo l'unita' di misura. Il problema e'
l'analfabetismo tecnico-scientifico della grande maggioranza delle
persone, giornalisti inclusi - pare che il 30% degli italiani abbia
perfino difficolta' a controllare lo scontrino della spesa; e pensa che
un laureato in ingegneria, docente alle scuole superiori, nei suoi post
su it.scienza ha mostrato di non sapere che non si possono addizionare
grandezze con dimensioni fisiche diverse... - che implica che tanta
gente non abbia idea della differenza tra potenza ed energia. *Questo*
e' il problema; se uno capisce la differenza le unita' non sono un
ostacolo, se non la capisce anche usare i Joule invece dei kWh non serve
a nulla.
> E come lo dimostra che non si tratta di pigrizia, o peggio, reazionismo
> di chi e' "anziano" (e quindi in genere "comanda") nel settore ?
Se fosse solo questo, i sistemi alternativi non sarebbero sopravvissuti
tre o quattro generazioni all'introduzione del SI. Il fatto e' che sono
*utili*; ben pochi teorici rinunceranno mai alle unita' atomiche per
risolvere le equazioni quantistiche, e ne' teorici ne' sperimentali
smetteranno di usare l'elettronvolt.
Intendiamoci: io non sono affatto contro la standardizzazione, anzi. Nel
mio corso del triennio uso il SI, anche se nella pratica di ricerca uso
le unita' piu' svariate. Sono pero' contrario all'applicazione cieca
degli standard per il solo fatto che sono standard; ci vuole
elasticita', per non avere troppo di una cosa buona.
Received on Thu Aug 21 2008 - 12:55:17 CEST
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