Re: Eolico: alternative alle pale?

From: A.D. <isd_mod_at_libero.ix>
Date: Tue, 29 Jul 2008 06:09:57 GMT

Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP> wrote in message
nX5jk.34706$Ca.15838_at_twister2.libero.it...
> la potenza generata, � cos� fortemente legata alla coppia ?
> Pensavo che fosse proporzionale sia alla coppia che alla
> velocit� di rotazione.

Si ma � la coppia la responsabile della rotazione del
generatore, la velocit� ne � la conseguenza, e dipende
sia dalle caratteristiche meccaniche del generatore
(momento d'inerzia, attrito, etc.), sia da quelle elettriche:
pi� corrente "tiri", pi� il generatore si comporta da freno...
E' anche vero per� che se riesci a fare girare velocemente
qualcosa (che somiglier� pi� ad una turbina che non
ad un elica), con una demoltiplica puoi riportarti nelle
condizioni dell'elica grande e lenta al generatore...


> Se ho ben capito, mi stai dicendo che una turbina
> ampia vede salire la propria coppia motrice molto
> pi� "ripidamente" di qunato non decresca la velocit�
> di rotazione ? Oppure pensavo male, e la velocit�
> di rotazione conta di per s� molto meno della coppia,
> ai fini della potenza generata ?

Si, entrambe le cose. Per� nell'ipotesi di usare la stessa
elica "riscalata", ma secondo me non � questo il caso,
infatti sicuramente data l'alta velocit� dell'aria nel
condotto (ho fatto due conti, e vengono fuori velocit�
di molte centinaia di m/s) si dovrebbe passare ad
una turbina.


> Sai perch� te lo chiedo ? Ho un trapano mixer che
> gira lento (proprio il rotore stesso, non � questione
> di riduzioni) e ha una coppia notevole, ed uno da
> muro che ha una coppia ridicola e gira velocissimo :
> ebbene, questo secondo fa 900 W e il primo lento
> solo 600 ...

La velocit� del rotore � la stessa: 3000giri/min
(dipende dalla frequenza di rete), per� quello veloce
avr� una moltiplica che aumenta la velocit� della punta
a spese della sua coppia. Probabilmente per avere
quella coppia in punta a quella velocit�, il rotore
deve avere una coppia maggiore di quello lento! :-)


> oddio ... per essere una cosa che pare ho intuito
> correttamente, non riconosco nemmeno le parole ...
> cosa sarebbe l'impedenza acustica ?

A dire il vero non so se � il termine corretto in
quel caso... In generale se hai un'onda che si propaga
(di pressione o anche elettromagnetica) e questa passa
da un mezzo con certe caratteristiche ad un secondo
con caratteristiche diverse, una parte dell'onda transita
nel secondo mezzo ed una parte viene riflessa. La
percentuale di onda che viene riflessa dipende dal
rapporto tra le "impedenze" dei due mezzi (cio�
quanto questi si oppongono al passaggio dell'onda).
Per evitare la riflessione bisogna rendere il passaggio
tra i due mezzi pi� "graduale". Questo � quello che
avviene negli strati antiriflesso usati in ottica (che
hanno un'impedenza intermedia tra l'aria ed il vetro
ed uno spessore appropriato), o anche nelle "trombe"
usate in acustica (negli altoparlanti, nei megafoni, in
alcuni strumenti musicali)...


> Probably se non l'hanno gi� fatta, il motivo ci
> sar� temo

Questo � quello che si tende a pensare quando
si ha una buona idea che a posteriori appare
anche semplice, ma per esperienza posso dirti
che non � affatto cos� di solito! Mi imbatto di
continuo in idee apparentemente ovvie o banali,
ma che nessuno aveva mai considerato prima
(ho due brevetti su cose del genere), quindi
non do niente per scontato...

A.D.
Received on Tue Jul 29 2008 - 08:09:57 CEST

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