Re: fusione fredda, funziona?

From: buggio luciano <buggiol_at_libero.it>
Date: Wed, 16 Jul 2008 18:01:48 +0200

Soviet_Mario ha scritto:

(cut)
> posso usare un laboratorio
> chimico della scuola, mi suggerisci un set sperimentale su
> come riprodurre il fenomeno ? Voglio tentare l'esperimento.
> Non credo che la trasmutazione debba essere per forza
> mediata da una magia vivente, no ? O si ?
> Dato che non si parla di sintesi di grandi e complesse > biomolecole, ma di
un banale atomo, credo che si possa
> applicare bene l'antico approccio di Wohler, che sintetizz�
> l'urea dal cianato di ammonio in vitro, dimostrando che quel
> che si creava in vivo e in vitro erano equivalenti, e che il
> vivente non aveva caratteristiche esclusive.
> Quindi vorrei provare a sintetizzare calcio dal potassio,
> con reagenti di laboratorio, e poi a analizzarlo, ma non > capisco coem
dovrei fare, evitando di passare per una
> gallina, cosa che a scuola non mi � concessa.
> ciao
> Soviet

forse non ti rendi conto di quanto mi stai chiedendo.

Tu vorresti che ti indicassi gli ingredienti e le condizioni di contorno
per trasmutare in lasboratorio il potassio in calcio.
Per quel che ne so delle sperimentazini di trasmutazione (ma le mie
conoscenze sono assolutamente superficiali) il labortorio che finora ha
operato questa traasmutazione � la gallina.
Se � vero questo, io credo che se si riuscisse a trasmutare in
laboratorio, senza passare attraverso la fisiologia della gallina, il
potassio in calcio, vorrebbe dire che si � capito il meccanismo di tale
trasmutazione: ed io ritengo che tale meccaniosmo (ma non solo per tale
trasmutazione, ma per tutte le trasmutazioni a debole energia, come per la
cosidetta "fusione fredda") non � ancora noto.
I sostenitori della fusione fredda e tutti coloro che accettano i
risultati di esperimenti tipo Kervran, e gli stessi sperimentatori in tal
senso devono ammettere di non avere una teoria che spieghi il fenomeno:
sono semplicemente degli "sperimentali", che prendono atto di
osservazioni, ed hanno il coraggio, secondo lo statuto delle scienze, di
dare la priorit�, per l'appunto, all'esperienza, in attesa magari della
legge (non semplicemente empirica).
La faccenda dei neutrini � solo un'ipotesi, fatta innanzitutto dal Cern (e
forse condivisa da Kervran - che non aveva la competenza per riconoscerne
la eventuale validit�, non essendo un fisico - il quale di buon grado l'ha
recepita, perch� portava acqua al mulino dei risultati dei suoi
esperimenti). Egli tent� altres� di spiegare il fenomeno, chiamando in
causa, in biologia, gli enzimi, cui attribuiva un compito decisivo, e
nella sua interpretazione i neutrini erano pleonastici.
Copio un brano dai suoi scritti:
"Si pu� allora supporre che quando un protone si avvicina al nucleo (un
nucleo di potassio, n.d.r.) lo fa in maniera discontinua, a balzi, per
quanti di energia. Alla sommit� dell'onda stazionaria la repulsione
sarebbe massima, in basso sarebbe nulla. Gli enzimi avrebbero il compito
piuttosto delicato di spingere proprio nel momeno in cui il protone si
trova in prossimit� del "pavimento " dell'onda, dunque a debolissimna
energia".
Tra parentesi questo brano, con l'ipotesi dei balzi (cicloidali?) mi
affascina, perch� � la stessa che io, eretico in fisica come sai, faccio
per il moto delle particelle, a partire dai fotoni. Ma non divaghiamo.
Kervran, per quanto riguarda la parte teorica, teneva soprattutto a far
rilevare che c'� molto ancora da capire in Natura. e che i misteri della
vita e della biologia (a cominciare dalle trasmutazioni a debole energia),
gettano una lunga ombra sulle pretese alla completezza della stessa fisica
di base, se � vero che dice di spiegare tutte le interazioni tra le
particelle.

Il laboratorio della tua scuola dovrebbe utilizzare allora, se non le
galline, gli enzimi, e chiss� quant'altro di organico, in pratica per
riprodurre le condizioni che si trovano dentro la gallina.
Insomma prima dovresti sintetizzare la gallina, e poi fare la tua bella
trasmutazione.
Se ti fossi limitato alle pretese avanzate in un tuo precente post - in
cui mi chiedevi, ancora, di dettarti gli ingredienti - in risposta ad un
mio discorso sulla trasmutazione di elementi in geologia (non in biologia)
in cui riferivo che si possono creare in laboratorio le condizioni di
temperatura e di pressione per accelerare trasmutazioni che avvengono
nelle rocce (esperimenti, questi s�, fatti in laboratorio, e comunque
probabilmente trasferendovi un pezzo di roccia, che non ha la complessit�
di un pollo), saresti andato senza dubbio meglio.
Adesso non chiedermi quali sono questi ingredienti e qual'� la temperatura
e la pressione ideale:
non lo so, non sono un esperto, n� mi interessa diventarlo.
Se a te interessa, e vuoi fare esperimenti perch� non ti fidi di quelli
che gli altri hanno gi� fatto e strafatto, fai, come gi� mi pare di averti
scritto, una ricerca, cominciando dall'ampia bibliogragia reperibile (in
Italia puoi contattare l'editrice "Andromeda" di Bologna - via Allende 1,
mi pare sia l'indirizzo).

Chiudo esprimendo un mio personale parere.
La ripetitivit� degli esperimenti di trasmutazione a debole energia e di
fusione fredda � problematica perch� le condizioni in cui la trasmutazione
avviene sono estremamente complesse e "delicate", e non solo in biologia.
Chi ripete un esperimento fatto, seguendo a punto le istruzioni ricevute
da chi l'ha gi� fatto, pu� ottenere un risultato diveso (in genere
quantitativamente) perch� esistono variabili, diciamo "nascoste", che non
sono prese consapevolmente in considerazione. Non c'� da meravigliarsi,
vista la complessit� e la "delicatezza", come insinua Kervran", dei
processi implicati.
Questo � evidente soprattutto in biologia, dove, per esempio, se distilli
l'acqua che dai da bere alla gallina a dieta di calcio non ottieni un bel
niente (ma non perch�, come spiegato altrove, le togli la riserva,
risibile, del calcio contenuto naturalemtne nell'acqua: ed allora perch�?).
Per darti un'idea di ci� di cui sto parlando ti dir� qualcosa di
scandaloso, che forse ti irriter�, ma non me ne pu� fregar di meno, poich�
le cose stanno cos�, e negarle � da arroganti.
Tu neghi che la qualit� del vino imbottigiato vari a seconda della fase
lunare, probabilmente. Tutti i contadini lo sanno, da millenni (la famosa
"esperienza", quella galileiana, nientedimeno), ma questa cosa la Scienza
non la pu� ammettere.
Invece � assolutamente vero, sono stati fatti seri esperimenti di cantina
(ops! di laboratorio), che l'hanno confermato, ma dei cui abstract
evidentemente � diffile trovar traccia, per cui non chiedermi referenze,
non ne ho.
Ebbene questo ti d� l'idea di quanto siano "delicati" i processi della
vita e dintorni; e i processi nucleari "a debole energia" - debole, per
l'appunto - in generale.
Non sto dicendo che la luna valga necessariamente anche per le galline ed
il calcio (anche se suggerirei di controllare), n� che in generale nella
trasmutazione a debole energia intervengano condizioni astronomiche e
mareali: semplicemente non lo so.
Volevo solo insinuare, provocatoriamente, una possibile variabile nascosta:
provocatoriamente, perch� gli alchimisti (che trasmutavano tra l'altro il
mercurio in oro) dovevano fare attenzione anche a come erano messi i
pianeti :-))

Kervran chiedeva, tutto sommato, un po' di Umilt�.
Egli era un biologo, come te (mi pare), ed i biologi sono molto meno
presuntuosi dei fisici, perch� si rendono conto, pi� di questi, della
complessit� della Natura.

Ciao.
Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org




> > Luciano Buggio
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Received on Wed Jul 16 2008 - 18:01:48 CEST

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