Re: dubbi sul campo elettromotore

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Wed, 16 Jul 2008 21:31:38 +0200

Trot ha scritto:
> come da oggetto c'� qualcosa che non riesco ad afferrare sul campo
> elettromotore.
Ti hanno gia' risposto e forse hanno risolto i tuoi dubbi.
Io invece voglio affrontare la questione da un altro punto di vista,
che forse a te potra' creare anche maggiore imbarazzo, ma mi sento
ugualmente in dovere di dire come la penso.

Detto alla Fantozzi, il campo elettromotore "e' una boiata pazzesca".
:-)

Voglio dire che e' un'invenzione (non so di chi) totalmente priva di
contenuto fisico.
Si puo' giustificare come il tentativo di dare una base fenomenologica
unitaria a meccanismi fisici in realta' diversissimi tra loro, ma in
realta' nella maggior parte dei casi nei generatori non c'e' nessuna
forza, e quindi nessun campo elettromotore.

L'unico caso in cui una forza c'e' davvero e' naturalmente l'induzione
e.m., ma in quel caso si tratta di un genuino campo elettrico, e non
ha senso dividerlo in due parti.
Invece le pile chimiche sono tutt'altra cosa; idem i generatori
fotovoltaici o termoelettrici.
C'e' poi un caso divertente ma di nessun interesse pratico: la pila a
gravita', dove con un po' di fatica una specie di campo elettromotore
lo si puo' ricnoscere appunto nella forza di gravita'.

Insomma, riassumendo: se il campo elettromotore non venisse usato
affatto non si perderebbe assolutamente niente.

faraone9_at_virgilio.it ha scritto:
> Il compito del campo elettromotore � quello di spostare le cariche
> negative verso il morsetto negativo e le cariche positive verso il
> morsetto positivo e quindi ha il compito di creare gli accumuli di
> carica di segno opposto ai morsetti del generatore che hanno il
> compito di creare il campo elettrostatico all'esterno del conduttore
> necessario a sostenere la corrente. La corrente, ovvero il moto di
> cariche, � sostenuta da un campo elettrostatico, il campo
> elettromotore ha soltanto il compito di creare gli accumuli di cariche
> ai morsetti del generatore.
Non posso dire di apprezzare molto il linguaggio: "il compito di ..."
Ma poi questa distinzione anche spaziale che fai non e' sempre vera.

Dovrei ripetere quanto ho gia' scritto sopra: se esamini i diversi
generatori troverai che il vero meccanismo fisico caso per caso e'
diverso, e non si lascia facilmente descrivere in un modo unico.
            

-- 
Elio Fabri
Received on Wed Jul 16 2008 - 21:31:38 CEST

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