endogenesi wrote:
> la loro costruzione in bunkers speciali in cui sia già previsto e
> disponibile un efficace sistema di sigillamento nel sottosuolo, si
> rivela comunque economicamente vantaggioso in vista della futura
> dismissione della centrale
si, vabbe', ma i costi lieviterebbero notevolmente nell'immediato, e
comunque non credo che i tempi di costruzione siano velocissimi.
con questo non dico che sia una strada da evitare, ma di sicuro e'
assolutamente impercorribile per risolvere *subito* il problema
dell'energia.
tuttalpiu' lo risolvi tra 5 anni, ma nel frattempo da qualche parte la
devi prendere.
per questo suggerivo che la produzione diffusa "sostenibile" non e' una
cattiva idea.
con un microimpianto a cogenerazione produci sia elettricita' che calore
che puoi usare sia per riscaldare che per raffreddare, quindi ti appoggi
comunque ai combustibili fossili ma li sfrutti in modo piu' efficiente.
con i pannelli solari tradizionali puoi ottenere acqua calda a costo
quasi zero
col fotovoltaico produci energia sufficiente a un appartamento
l'eolico lo impianti velocemente e comunque non inquina di sicuro, e
alla fine tutto questo sfacelo paesaggistico non lo vedo.
in tutto questo c'e' anche chi produce microturbine per recuperare parte
dell'energia dello scarico dei cessi (letteralmente, non e' una battuta)
o da qualsiasi microcaduta idrica, e diosolosa cosa si inventeranno in
futuro
quindi per quanto singolarmente queste fonti possano essere
insufficienti, nel loro insieme possono sicuramente sostentare le
applicazioni "residenziali"
ciao
luh
--
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Received on Tue Jun 24 2008 - 18:15:40 CEST