Il 25/06/2018 14:17, Luigi Fortunati ha scritto:
> Tommaso Russo, Trieste lunedì 25/06/2018 alle ore 00:25:03 ha scritto:
>>
>> Il modo corretto e' (a).
>
> Cioè la distanza corretta AB misurata col metodo (a) è UNICA per
> entrambi i gemelli.
esatto.
> Cioè (tu dici) è corretto affermare che il tempo <tA> misurato da A è
> *diverso* dal tempo <tB> misurato da B.
>
> E poiché la distanza AB giusta (hai detto) è una sola (<s>) per entrambi
> i gemelli, allora la velocità vA del raggio luminoso (valutata da A) è
> uguale a s/tA e, pertanto, è diversa dalla velocità vB del raggio
> luminoso valutata da B, che è uguale a s/tB.
Se A e B fanno queste valutazioni sbagliano, perche' utilizzano una
procedura operativa di misura che richiede siano a riposo in un
riferimento inerziale, mentre il riferimento in cui sono a riposo NON e'
inerziale: gli oggetti in moto rettilineo uniforme vi curvano la loro
traiettoria, o accelerano, verso il basso.
In soldoni, il loro errore e' di misurare, per i tratti del percorso
lontani da loro, l'intervallo di tempo impiegato a percorrerli con il
LORO orologio anziche' con un orologio locale.
Quello che potrebbero fare e' ripetere piu' volte, misura e calcolo
sbagliato, dimezzando ogni volta la distanza dello specchio: riportando
in grafico i valori cosi' ottenuti (numero della misura in ascissa,
valore in ordinata) potrebbero vedere che le curve ottenute (una
crescente, l'altra decrescente) hanno un asintoto orizzontale comune al
valore c.
> Mi pare che siano pure e semplici valutazioni razionali senz'alcuna
> forzatura, giusto?
No. La forzatura c'e' e consiste nell'applicare un teorema a un caso in
cui le sue ipotesi non sono vere. E' come misurare due lati di un
triangolo equilatero, e stupirsi perche' la somma dei loro quadrati non
e' il quadrato del terzo lato.
--
TRu-TS
buon vento e cieli sereni
Received on Tue Jun 26 2018 - 18:35:04 CEST