Re: elettrostatica e magnetostatica

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Wed, 11 Jun 2008 21:17:13 +0200

3p ha scritto:
> sfogliando un vecchio libro che ho trovato mettendo un po' di ordine
> in casa
"In un mio vecchio libro di latino ho trovato (indovina?) una panse'"
Conosci? :-)

> ...
> Mi � allora venuto in mente che avevo gi� sentito parlare
> di questa cosa, e di come in un contesto del genere (che per� faccio
> fatica a concretizzare da un punto di vista sperimentale visto che non
> esiste il monopolo magnetico!)
Vedi dopo.

> ...
> Lo trovate un modo pi� chiaro o meno chiaro per approcciarsi
> all'elettromagnetismo?
Notevole il verbo "approcciarsi"... Una volta tanto un francesismo :-)

Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Una osservazione, ovviamente la forza tra due piccoli corpi
> magnetizzati _non_ varia come l'inverso del quadrato della distanza
> tra i corpi, perche' questo accadesse bisognerebbe che i corpi fossero
> monopoli magnetici (che sperimentalmente non sono mai stati
> osservati).
E allora come ha fatto Coulomb?

Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> Buona la prima. La simmetria che dici esiste solo nel caso di monopoli
> magnetici, ma visto che di fatto il magnetismo come noi lo osserviamo
> prescinde dall'esistenza di tali entita' (mai osservate, peraltro) il
> parallelismo e' fuorviante.
Si', anch'io _oggi_ non raccomanderei un simile approccio.
Pero' ci sono due cose da dire, a carattere storico.

La prima l'ho gia' accennata: se Coulomb ha fatto l'esperimento, vuol
dire che in qualche caso la cosa funziona...
E' infatti facile capire quali siano le condizioni: basta prendere due
magneti rettilinei, lunghi e sottili.
Allora avremo due poli concentrati alle estremita', e se avviciniamo
due di tali magneti le forze saranno prevalentemente quelle tra i
poli piu' vicini, e la legge 1/r^2 sara' soddisfatta.

La seconda e' che fino almeno a un secolo fa (credo) di poli
magnetici, della relativa legge di forza e delle unita' conseguenti si
parlava nei libri di fisica.
La definizione di unita' di polo magnetico data da Gauss ricalca
esattamente quella dell'unita' di carica elettrica, e non c'e' bisogno
che stia a scriverla.
Questa unita' coincide con l'unita' di flusso magnetico cgs, ossia il
maxwell.

Solo dopo la m.q. e la scoperta dello spin si e' arrivati alla
conclusione che i (mono)poli magnetici non esistono e quindi anche
alla scelta didattica di "approcciarsi" in modo diverso al campo
magnetico, passando per le correnti ecc.
                             

-- 
Elio Fabri
Received on Wed Jun 11 2008 - 21:17:13 CEST

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