"Giorgio Pastore" <pastgio_at_units.it> ha scritto nel messaggio
news:47e67487$0$37194$4fafbaef_at_reader3.news.tin.it...
[...]
> Tutto sommato, anche per la matematica, con buona pace di Bourbakisti
> e pseudoburbakisti, si procede nello stesso modo: prima si impara a
> manipolare i numeri e poi si torna indietro a costruire le fondamenta
> definendo in modi sempre pi� rigorosi i vari insiemi numerici.
Decisamente vero. Immagina se si dovvesse propinare la costruzione dei
reali
con le classi contigue alle scuole medie! I ragazzi imparano le basi
dell'aritmetica
e dell'algebra anche senza conoscerne i fondamenti.
Alcuni anni fa notai che anche alcuni assistenti universitari *non
specialisti in algebra*
non ricordavano i dettagli
delle varie costruzioni dei reali (che ovviamente hanno appreso come
studenti
di matematica del primo anno), eppure questo non cre� problemi nel
lavoro di analisti o fisici matematici.
> In conclusione, ben vengano le persone dotate di sufficiente spirito
> critico da vedere i buchi nelle maglie di un' enunciazione approssimata
> del primo principio. Ma non pretenderei indiscriminatamente da tutti
> gli studenti che studiano i principi della dinamica un rigore
> filologico che ha ragion d' essere solo dopo aver capito "a che serve".
Ben vengano queste persone e ben vengano i sempre ottimi post di Valter
;-)
per� chi scrive e chi traduce manuali per il primo anno di universit�
potrebbe metterci un poco pi� di impegno. Anche se non � facile.
Sopratutto se pensiamo a quante inesattezze sono state prese in esame
in
questo ng negli ultimi 10 anni, direi che non si salva un solo testo di
quelli
attualmente usati.
Dall'H.R. fino al Mencuccini, passando per il Berkeley,
il Mazzoldi, il Rosati, fino all'Alonso-Finn.
Ovviamente non sono testi da buttar via in toto!
Ognuno ha qualcosa di buono.
> Giorgio
andrea
Received on Sat Jun 07 2008 - 17:55:25 CEST
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