elettrostatica e magnetostatica

From: 3p <2g3m05_at_gmail.com>
Date: Mon, 9 Jun 2008 13:58:19 -0700 (PDT)

sfogliando un vecchio libro che ho trovato mettendo un po' di ordine
in casa (l'avevo appoggiato sul frigor anni fa!) ho trovato questa
frase "Nel 1777 Coulomb, per mezzo della stessa bilancia di torsione
da lui impiegata per ricavare [la sua legge] stabil� una legge analoga
per le attrazioni magnetiche. La dimostrazione che anche la forza
attrattiva o repulsiva tra due piccoli corpi magnetizzati presentava
un andamento proporzionale all'inverso del quadrato della loro
distanza impresse notevole vigore alle ricerche inerenti i corpi
magnetici.". Mi � allora venuto in mente che avevo gi� sentito parlare
di questa cosa, e di come in un contesto del genere (che per� faccio
fatica a concretizzare da un punto di vista sperimentale visto che non
esiste il monopolo magnetico!) le equazioni dell'elettrostatica e
della magnetostatica divenissero pi� simmetriche, facendo emergere
anche una maggiore bella simmetria tra la costante dielettrica e la
permeabilit� magnetica. Secondo voi si tratta semplicemente di un
approccio fuorviante o "c'� del buono"? La grande semplicit� e
simmetria iniziale non rischia di fare pi� complicazioni che altro? Lo
trovate un modo pi� chiaro o meno chiaro per approcciarsi
all'elettromagnetismo? Lo trovate interessante e proficuo? Da un lato
la simmetria di equazioni tra magnetostatica ed elettrostatica �
gradevole, dall'altro l'idea di estremizzare questa simmetria (che
indubbiamente, sotto alcuni aspetti, c'�) non mi piace molto, forse
meglio porre gli accenti sulle asimmetrie tra elettricit� e
magnetismo? (mettendosi a parlare subito di correnti e di spire?).
Pareri? Pendo dalle vostre labbra (cio�... dalle vostre tastiere).
Received on Mon Jun 09 2008 - 22:58:19 CEST

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