Il 03 Giu 2008, 23:23, Imago Mortis ha scritto:
> Si legge talora che "l'interpretazione autentica" del red shift della
> radiazione emessa dalle galassie a causa loro moto di recessione non e'
> l'effetto doppler, come la vulgata asserisce, ma lo "stiramento" dello
> spazio in espansione.
Sono d'accordo.
> Posto che quanto su esposto sia corretto e che io l'abbia esattamente
> riportato, viene da domandarsi: in forza di quale coincidenza, allora,
> la velocita' di allontanamento puo' essere calcolata adoperando la
> formula dell'effetto doppler ?
A distanze non troppo grandi, puoi pensare intuitivamente che tale
"stiramento" osservato delle lunghezze d'onda (dovuto all'espansione) di
sorgenti a distanza D sia in qualche modo analogo all'effetto che
produrrebbe una sorgente che si allontana a velocit� v=H*D (senza
espansione)... ma alla fine la cosa aiuta solo a confondere le idee.
> Sempre entro l'ipotesi in epigrafe, e' giusto ritenere che sia possibile
> osservare l'espansione dell'universo attraverso lo spostamento verso il
> rosso ma non mediante misure locali volte ad evidenziare il carattere
> non inerziale del riferimento solidale alla singola galassia ?
Non ho capito.
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Received on Wed Jun 04 2008 - 15:08:57 CEST