Il giorno lunedì 27 agosto 2012 12:58:15 UTC+2, Giovanni1958 ha scritto:
(cut)
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> Resta difficile capire perch� nelle trattazioni l'influenza del campo
>
> radiale della particella di prova venga ignorato.
Forse sono OT, ma non ho restistito alla tentazione di estrapolare questa frase, per segnalarti un altro contesto in cui il campo intorno alla carica esploratrice non viene preso in considerazione.
Si tratta nientemeno che della dinamica per cui, secondo me, una carica si muove in un campo elettrico, dinamica che resta oscura finchè non si considera il campo anche della carica.
In due parole, le linee di campo risultanti dalla composizone tra il campo della carica e quello sottostante in cui la carica si trova (per esempio, per semplicità, quelle parallele del campo costante di un condensatore) risultano più rarefatte da una parte che dall'altra, rispetto all'elettrone: da una parte, si compongono costruttivamente col fondo e dall'altra distruttivamente,a seconda del segno della carica.
Si può parlare di uno "squilbrio dinamico": l'elettrone "ha più campo", "a ridosso di se stesso" in una deternminata direzione e verso, ed in quella direzione e verso tende a muoversi.
Vedi qui:
http://www.lucianobuggio.altervista.org/campi/?p=7
Il bello è che così si dà ragione, mutatis mutandis, anche della Forza di Lorentz, per la quale non si dà oggi una spiegazione dinamica, mi pare, ma che è solo assunta in base all'osservazione ed integrata nel formalismo matematico..
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.lucianobuggio.altervista.org
Received on Tue Aug 28 2012 - 18:08:08 CEST