Re: Richiesta dimostrazione semplificata non Galileo-covarianza leggi Maxwell

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Sat, 30 Jun 2018 20:51:56 +0200

Giorgio Pastore ha scritto:
> E siccome non sono convinto che la massa relativistica sia un concetto
> sbagliato (tutti stupidi i fisici della prima meta' del '900?), penso
> che l'opportunità o l'utilità di utilizzarlo non possa esser decisa
> "di per se" ma valutata rispetto al contesto.
Intervengo molto malvolentieri in questa discussione.
Per più motivi.
Il primo è che mi trovo continuamente a dover ripetere cose già dette e
scritte.
Il secondo è una frustrazione, che si può anche esprimere come ha
scritto Starnutus:
> Ho l'impressione che la polemica sulla massa relativistica non finirà
> mai.
Anche se io lo dico in modo più soggettivo: non vivrò abbastanza per
vederne la fine.

Però poi aggiunge:
> Qui c'è un articolo recente e favorevole
>
> http://math.ucr.edu/home/baez/physics/Relativity/SR/mass.html
Favorevole sì, recente no.
Ci si legge:
"Updated by Don Koks, 2012.
Original by Philip Gibbs and Jim Carr, late 1990s."
Quindi ha almeno 20 anni, e non si sa in che cosa sia stato "updated".
La bibliografia nn va oltre il 1991.
Non so se ce la farò a commentarlo, ma vi anticipo che lo giudico
scadente (e ci vado delicato...).

Tornando a Giorgio:
> tutti stupidi i fisici della prima meta' del '900?
Se per caso attribuisci a me una simile idea, mi fai un grave torto.
Ho già spiegato in altre occasioni che mettere in rilievo errori anche
gravi in grandi del passato non significa sminuirli.
Significa invece imparare quanto sia lento e faticoso il cammino di
comprensione delle idee nuove.
Anzitutto per quelli che le hanno concepite per primi, ma anche per
molti continuatori.
I concetti veramente innovativi si fanno strada a fatica.
Questo però non giustifica chi continua straccamente a ripetere idee
sbagliate, appoggiandosi a un principio d'autorità, o ad argomenti
come quello (tutti stupidi?)

Wakinian Tanka ha scritto:
> Meno male che Fabri non e' andato a leggere a pag 60 dove l'autore
> scrive che "la massa inerziale dei fotoni e' h*nu/c^2". :-)
No, non l'avevo letto.
E mi domando (e vi domando) che c... se ne fa un fisico di una simile
affermazione.
Quell'autore non se ne fa niente. Se guardate gli esempi di dinamica
(urti, assorbimento di neutroni ...) la m.r. *non compare affatto*.
La cosa non mi meraviglia: ho scritto in passato che nel lavoro di
ricerca i fisici *non usano mai* la m.r.
Nessuno mi ha mai smentito.
Questa non è una prova, ma ora sfido esplicitamente Giorgio e
Starnutus a smentirmi.

E non mi tirate fuori per favore gli acceleratori: sull'argomento ebbi
occasione di discutere con Cortini (RIP) forse 40 anni fa.
Un remoto residuo di quella discussione è il problema 2 nella lez. 11
del Q16.
Chi per caso non lo conoscesse, se lo vada a guardare.
In modo più esplicito, dato che la polemica era più calda, trovate lo
stesso argomento in
http://www.sagredo.eu/Ins-mod-rel/Ins-mod-rel-08.pdf
scritto nel 1989. Andate alla pag. 8-7.

Giorgio Pastore:
> Ora, io sono convinto che la massa relativistica non sia una buona
> idea in un contesto introduttivo in cui ci si focalizza sulla
> descrizione geometrica.
Non capisco questo "contesto introduttivo".
In un contesto diverso diventerebbe una buona idea?
E poi, perché la descrizione geometrica sarebbe un contesto
introduttivo?
A mio parere è molto di più.
Ma non insisto, perché ho già tirato in ballo varie questioni, e sto per
tirarne ancora :-)

> Ma sono anche disposto a considerare alcuni degli argomenti che sono
> stati portati avanti da chi in anni recenti ha spezzato una lancia a
> favore del concetto.
Considera pure.
Ma considera prima di tutto come *nella realtà* la m.r. viene usata.
Io in passato ho guardato libri di testo, liceali e universitari,
italiani e made in USA.
Ho visto cose...

Libri che si spendono a definire la m.r e poi *non la usano mai*.
Oppure la usano per un solo e unico esercizio (non me lo posso
dimenticare):
"Un elettrone viene accelerato da fermo con un potenziale di 200 kV.
calcola la massa finale dell'elettrone."

Poi c'è la famigerata "trasformazione di massa in energia.
Non mi dilungo, e ti rimando al Q16, pag. 188-189.
Insisto solo che tutta quell discussione è stata ispirata da cose che
ho letto nei libri.

Naturalmente di libri ne ho visti pochi, ma sono assai pessimista.
Sono pronto a scommettere che non se ne troverebbe uno, tra quelli che
usano la m.r., ossia praticamente tutti, che faccia una trattazione
corretta.

Due parole sull'osservazione di WT sull'esempio del corpo riscaldato:
aumenta o no di peso?
Quel signore sembra credere che chi non usa la m.r. affermi che il
peso di un corpo riscaldato non aumenta.
Bene: quel signore non sa quello che dice.
Non certo perché non ha letto la pag. 186 del Q16, ma semplicemente
perché non ha capito un concetto base dell RR, e non si perita di
scrivere un articolo su un sito che può raggiungere chiunque nel
mondo.

Questo è un terzo motivo per cui scrivo malvolentieri: come si fa a
combattere contro internet?

Comunque, della questione si occuparono anche Einstein e Infeld nel
loro famoso libro.
E io mi occupai, qualche anno fa, di mostrare che avevano pasticciato
alquanto:

http://www.sagredo.eu/articoli/e_massa1.pdf

Quell'articolo, pubblicato su LFnS nel 2005, passava in rassegna le
posizioni di Einstein sulla m.r.
Mostravo che erano molto cambiate nel tempo, con oscillazioni, scarsa
chiarezza,,, Fino alla ben nota dichiarazione finale del 1948 (lettera
a L. Barnett):

"Non è bene parlare della massa M = m*gamma di un corpo in moto,
poiché di M non si può dare una definizione chiara. E' meglio
limitarsi alla 'massa di riposo' m. Volendo stabilire il comportamento
inerziale di un corpo in moto veloce, si può aggiungere piuttosto
l'espressione dell'impulso e dell'energia."

Naturalmente, nessuno ha dato segno di aver letto il mio articolo, di
approvarlo o di disapprovarlo :-(

Archaeopteryx ha scritto:
> Qui trovi una dimostrazione nel caso unidimensionale, paragrafo
> 1.8.5.
>
> https://www1.maths.leeds.ac.uk/~serguei/teaching/gr.pdf
>
> Ho però il timore che le forche caudine della derivazione
> parziale non si possano eludere.
C'è di peggio, in quella dimostrazione.
Si dà per scontato (senza dirlo!) che la psi sia uno scalare
(invariante).
Ma l'Autore è partito da equazioni per E e per B, che non sono certo
scalari.
                                                                 

-- 
Elio Fabri
Received on Sat Jun 30 2018 - 20:51:56 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Feb 05 2025 - 04:23:14 CET