On 15 Mag, 15:15, Enrico SMARGIASSI <smargia..._at_ts.infn.it> wrote:
> Con l'apertura dell'archivio di Repubblica mi si e' porta l'occasione di
> recuperare un articolo di Ida Magli che mi aveva colpito... Il testo
> completo si trova su
>
> http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/03/0...
>
> ma ecco il passaggio chiave:
>
> "Quello che, per natura, ha aiutato i maschi nel capire le leggi della
> fisica e, di
> conseguenza, costruire la cultura, � stato il funzionamento del pene,
> questa specie
> di pe-riscopio, e la possibilit�, con la stazione eretta, di vederne
> funzionare la
> proiezione all' esterno. Sotto certi aspetti si tratta di uno strumento
> che implica
> alcune delle leggi fondamentali della meccanica fisica, e talmente
> perfetto che noi non
> abbiamo fatto altro che copiarlo per costruire strumenti di tutti i
> tipi: pompe, archi,
> siringhe, pistole, fucili, missili..."
>
> Qualcuno ha commenti? Io non riesco a farne :-)
Allora uno potrebbe dire: perci�, visto che tu come donna il pene non
ce l'hai, non puoi capire niente di fisica n� di conseguenza di come
abbia fatto l'uomo a capirla... :-)
Oppure si potrebbe dire: visto che l'uomo � nato con lo scopo di
andare a caccia (la donna invece, di cucinare, gestire la casa e
accudire/proteggere i piccoli), il motivo per cui ha dovuto imparare
la fisica era per poter calcolare la traiettoria dei sassi che tirava
alle prede... :-)
Received on Wed May 21 2008 - 19:51:50 CEST