"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> wrote in message
news:69r6ngF34ag69U1_at_mid.individual.net...
> Da quanto ho capito, usava due gruppi di tre orologi al cesio, situati
> a 1500 m uno dall'altro e collegati con cavo coassiale interrato.
> Non fece altro che confrontare, in entrambi i versi, i segnali dei due
> gruppi di orologi.
Io l'ho capita cosi':
gli orologi sono a gruppi di tre per determinare un andamento periodico che
sia una sorta di media (per stimare e correggere gli errori dovuti al fatto
che gli orologi non sono identici).
Di cavi coassiali immagino ce ne fossero due, uno per portare a Nord il
segnale periodico generato a Sud (S->N), l'altro per portare a Sud il
segnale generato a Nord (N->S).
Poi, tanto a Nord che a Sud immagino ci fosse un lock-in che misurava lo
sfasamento:
Lock-in Nord misura
fase segnale generato a Nord - fase segnale ricevuto dal cavo S->N
Lock-in Sud misura
fase segnale generato a Sud - fase segnale ricevuto dal cavo N->S.
Nei grafici viene riportata la differenza
misura Lock-in Nord - misura Lock-in Sud.
> > Insomma, se il sistema solare fosse immerso in un campo gravitazionale
> > medio che punta verso destra allora quando gli orologi sono messi AB
> > il piu' veloce e' A, quando sono messi BA il piu' veloce e' B.
> Sarebbe osservabile solo l'effetto di marea, che tra l'altro non
> cambia nei due versi.
Ecco, qua non capisco bene.
Poniamo ci sia un campo gravitazionale medio che renda l'orologio a Nord
piu' veloce di quello a Sud.
Lock-in Nord misurerebbe qualcosa di positivo e Lock-in Sud qualcosa di
negativo. Facendo la differenza i due effetti si sommerebbero.
Dodici ore piu' tardi sarebbe l'orologio a Sud il piu' veloce, e la
differenza fra le misure dei due lock-in sarebbe cambiata di segno rispetto
a dodici ore prima.
Cioe' dopo dodici ore il valore riportato sui grafici (la differenza fra i
due sfasamenti) mi pare che debba cambiare di segno.
> E poi per spiegare un effetto come quello visto da De Witt (circa 30
> ns picco/picco su 1500 m) occorrerebbe un campo enorme.
Ecco, la stima di questo campo mi pare un punto di centrale importanza (e,
se la anisotropia di cui parla Rabounski nell'introduzione e' proprio questo
campo medio di cui si sta parlando, non capisco per quale motivo egli non ne
abbia dato una stima. E qualora non fosse quello allora non capisco di quale
anisotropia parli Rabounoski).
Se ben capisco, devo usare la
Delta(ni)/ni = a*h/c^2.
Si ha
h=1500 m (in realta' h=1500m*sin(OM*t) con 1/(2PI*OM)=1giorno)
ni = ??? (pero' mi pare che non serva)
poi, per ottenere la a dai dati sperimentali dobbiamo dire che ogni periodo
T si accumula un ritardo Delta(T)=(a*h/c^2)*T, si integra sulle 12 ore e il
ritardo accumulato sarebbe pari a 30 ns (o meglio, 15 ns perche' un fattore
2 viene dal fatto che nei grafici viene riportata la differenza fra i due
sfasamenti misurati dai lock-in).
Siccome in 12 ore ci sono 12h/T periodi, il valore
(a*h/c^2)*T * (12h/T) = (a*h/c^2)*12 h
sarebbe una sovrastima del ritardo. In sostanza si otterrebbe:
a >~ (15ns / 12h) *(c^2/h) ~ 20 m/s^2.
L'ho calcolata bene la stima?
> Elio Fabri
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Mon May 26 2008 - 18:10:57 CEST