Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Non e' un paradosso, due correnti parallele
> di soli portatori di cariche tutte dello stesso segno
> e con la stessa velocita' si respingono,
> cio' diventa evidente nel riferimento in cui
> le cariche di uno dei due fasci sono in quiete,
> in questo riferimento la forza agente sulle cariche in
> quiete e' solo elettrostatica e quindi repulsiva.
S� questo l'ho detto anch'io, cio� la domanda dava per scontato che i
due fasci di cariche si attraessero, considerandole due correnti che
interagiscono con una forza magnetica, e si chiedeva perch� nel caso in
cui le cariche sono statiche la forza non � attrattiva ma repulsiva. E
io dicevo di partire dal caso in cui sono ferme, in cui
inequivocabilmente la forza � repulsiva, e di chiedersi semmai come
ritrovare la stessa forza nel riferimento che vede le cariche muoversi.
Il mio problema � che non mi tornano i conti. Cio� nel riferimento in
cui le cariche si muovono non trovo la stessa forza calcolata nel
riferimento in cui esse sono ferme.
> Una buona trattazione dell'argomento si trova ad es.
> su La Fisica di Berkeley, vol. 2, parte prima.
Non ce l'ho e ho l'universit� pi� vicina a circa 60 km, non hai magari
un link? :-)
>
> Ciao
grazie e ciao
--
GN/\PPA
"E' meglio accendere una candela che maledire l'oscurit�"
http://amnestypiacenza.altervista.org
Errori nei test di ammissione alla SSIS
http://gnappa.netsons.org/quesitissis/index.php
Received on Thu May 08 2008 - 18:00:44 CEST