Raffy ha scritto:
> mi sono letto l'interessante capitolo su diaframmi e pupille.
Bravo :)
> ...
> Io ho preso un binocolo, l'ho puntato contro una parete chiara, ed ho
> messo a fuoco lo sguardo, dalla parte dell'oculare, sul cerchietto
> luminoso che appare. Esso � di 4 mm, ed io l'ho osservato da circa 20
> cm di distanza e misurato con un righello.
Ma il righello dove l'hai messo?
> ...
> Ingenuamente ho capovolto il binocolo e mi aspetta vo di vedere una
> pupilla di entrata grossa quanto la lente frontale. In realt� questa
> immagine luminosa contornata da un bordo scuro si etende a mano a mano
> mi allontano dall'obbiettivo stesso, fino a coincidere con esso.
> Quindi: come mai la dimensione di questa pupilla varia con la distanza
> di osservazione?
In effetti la prescrizione che ho dato e che riporti non e' accurata:
bisognava almeno dire "mettendosi abbastanza lontano".
Per capire quello che succede nel secondo caso, pensa a un sistema
ottico (per modo di dire) formato solo da due diaframmi, per es. uno
di diametro 10 mm e l'altro di diametro 12 mm, posto dietro il primo
rispotto al tuo occhio, a distanza 100 mm.
Domande:
1) Che cosa vedrai se metti l'occhio a 40 cm dal primo diaframma?
2) Che cosa vedrai se lo metti a 60 cm?
3) Dunque a che distanza ti dovresti mettere per identificare con
sicurezza la pupilla d'entrata?
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Elio Fabri
Received on Wed Apr 30 2008 - 21:35:17 CEST